Agire ora. E procedere spediti. Il sistema della depurazione in Calabria non è più all’anno zero. Ma c’è ancora tanta strada da fare, così come dimostrano gli esiti della recente operazione dell’Arma, ribattezzata “Scirocco”, che ha dimostrato l’allegra gestione degli impianti in diverse zone costiere della regione all’origine degli allarmi sull’inquinamento marino lanciati a ogni più sospinto, tre anni fa, dai media di ogni dove. È il messaggio lanciato nel corso dell’odierna puntata di Dentro la Notizia, il format di LaC News24 condotto da Pier Paolo Cambareri, incentrata sulla maladepurazione e sulle aspettative per la stagione turistica che sta per arrivare.

Ospiti in collegamento Skype la presidente regionale di Legambiente, Anna Parretta, e la presidente dell’associazione Mare Pulito “Bruno Giordano”, Francesca Mirabelli, che si sono confrontate con gli ospiti dell’inviato Salvatore Bruno in collegamento da Torremezzo di Falconara Albanese, località turistica cosentina che negli anni passati è risultata tristemente nota per l’inquinamento del mare e, da un paio di anni, in notevole ripresa.

Tra i contributi proposti ai telespettatori, quello del sindaco Francesco Candreva, dell’operatrice turistica Romina Cesario e del presidente del Consorzio “Terredamare” Marco Cupello. Convergenti le posizioni di tutti i protagonisti del confronto: il mare calabrese rappresenta la risorsa prioritaria. E il rispetto dell’ambiente resta al primo punto strategico per proteggere un bene assoluto in chiave economica.

Due i punti nodali: negli ultimi tempi la Regione, con il supporto fondamentale dei militari dell’Arma, ha avviato un’azione che non concede sconti di sorta nei confronti di alcuno. Tuttavia, e qui siamo alle note dolenti, nonostante i tanti progressi fatti i campionamenti condotti da Legambiente attraverso le sue campagne (a partire da Goletta Verde), continuano a consegnare uno spaccato assai negativo con un gap, rispetto ad altre regioni del meridione che basano il successo turistico proprio sulla risorsa mare, da colmare. La necessità condivisa è quella di agire costantemente, nel corso dell’anno e non soltanto in prossimità o durante la stagione turistica. Prevenire, insomma, piuttosto che curare. Ma per riuscire nell’obiettivo è necessario fare rete e creare sinergie che vedano il coinvolgimento diretto di Regione e comuni passando però dall’attivismo delle associazioni che restano le sentinelle maggiormente impegnate, per vocazione naturale, sui temi della salvaguardia ambientale.

Puoi rivedere la puntata odierna di Dentro la Notizia su LaC Play.