Mentre è ancora forte il dolore e la commozione per il naufragio di migranti al largo delle coste calabresi, Roccella prova a ripartire celebrando la sua 22esima bandiera blu, il riconoscimento assegnato dalla Fee alle località balneari e agli approdi turistici che rispettano criteri di gestione sostenibile del territorio. Una cerimonia sobria ma dall’alto valore simbolico che mai come quest’anno, ad una settimana dalla tragedia del Mediterraneo, assume un significato particolare, come spiega l’assessore comunale all’ambiente Fabrizio Chiefari. «L’evento era stato calendarizzato per la settimana scorsa – ha sottolineato - ma alla luce del dramma vissuto davanti alle nostre coste abbiamo ritenuto opportuno fermarci per un momento di riflessione».

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L’iniziativa si è aperta con una serie di attività sportive dedicate ai bambini, alcuni dei quali ospiti dei progetti di accoglienza di Camini, in collaborazione con istruttori e tecnici delle tante discipline sportive presenti a Roccella. «Abbiamo voluto utilizzare questo momento per rovesciare il paradigma – ha espresso il consigliere comunale con delega allo sport Fausto Certomà - e riflettere su quanto lo sport possa essere veicolo di integrazione tra i più piccoli. Alcuni ragazzini presenti sono scappati dalla guerra, ed a loro è andata meglio di tanti altri loro coetanei. E’ necessario che i nostri giovani riflettano. Noi prima che amministratori dobbiamo essere degli educatori».

E se per Roccella le bandiere blu sono 22, sul porto turistico Delle Grazie il vessillo degli approdi turistici sventolerà per l’ottavo anno. «Un tassello importante per la nautica – ha ricordato il direttore dello scalo roccellese Francesco Lombardo - perché valorizza tutto l’ambito portuale, una struttura vicina da sempre alle tematiche ambientali, un porto che lavora quotidianamente per garantire servizi e dare lustro al territorio».