Uno spettacolo indecoroso che ripropone il problema della scarsa pulizia degli arenili da parte degli Enti territoriali e la mancanza di senso civico di alcuni cittadini che non hanno remore disseminare immondizia di ogni tipo
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Da un lato la bellezza del mare calabrese, dall'altra le tracce di inciviltà lasciate dai fruitori di una delle spiagge più frequentate della Costa degli dei. Ci troviamo a Pizzo, nel cuore di una estate rovente. Poco lontano, Piedigrotta, una delle località turistiche più gettonate. Eppure, anche il panorama più suggestivo continua a non riuscire a sfuggire ad uno scempio che non conosce limiti. Il mare è cristallino ma in spiaggia si trova di tutto: cassette di plastica, cartoni della pizza, sacchetti di snack, bottiglie di birra, sacchi di immondizia. Finanche copertoni, pezzi di bici e ciò che resta di falò improvvisati e pranzi a pochi metri dal mare.
Un degrado che non sfugge ai bagnanti: «È un contrasto incredibile tra bellezza e incuria - ci dice Claudia -, abbiamo una regione meravigliosa ma purtroppo una mentalità che ci porta a ferire il territorio e, di conseguenza, noi stessi». Il lavoro degli operatori ecologici in servizio nella cittadina napitina è incessante ma non è sufficiente ad arginare l’ondata di inciviltà che, soprattutto nel fine settimana, si abbatte sulle spiagge del litorale vibonese.
Proprio nella giornata di sabato, il governatore della Regione, Roberto Occhiuto, aveva fatto tappa al depuratore di Pizzo, rientrato pienamente a regime. Sul fronte della depurazione, dunque, i piccoli passi in avanti non mancano. Ma la svolta potrebbe arrivare solo con un cambio di mentalità, con un più radicato sentimento di rispetto nei confronti dell’ambiente e dei luoghi. Un salto, stante alle immagini, ancora lontano.