Il comitato San Mango Pulita denuncia il trattamento di scarti ospedalieri, anche infettivi, e chiede che il progetto venga bloccato
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Rifiuti pericolosi, anche ospedalieri e infettivi, in un capannone destinato al loro trattamento a pochi metri dal centro abitato di San Mango. È quanto denuncia con preoccupazione il comitato San Mango Pulita, presieduto da Mario Sposato.
L'impianti per il trattamento di rifiuti
Era gennaio scorso quando il comitato venne a scoprire che a settembre all’unanimità il consiglio comunale aveva deliberato in merito al subentro della ditta s2A Consulting su un’area Pip (Piano insediamenti produttivi) di un precedente proprietario. Qui si sarebbe andato a costruire un impianto di trattamento rifiuti. Rifiuti, si legge nella convocazione della conferenza dei servizi da parte della Regione Calabria, “pericolosi e non”. Tramite richiesta di accesso agli atti il Comitato avrebbe però appurato che nell’impianto andranno a confluire anche scarti ospedalieri e infettivi.
La vicinanza con il centro abitato
Circostanza contro la quale il sodalizio si oppone ravvisandone la non opportunità stante la vicinanza dell’impianto al centro abitato e agli uliveti. In attesa del provvedimento finale da parte del Dipartimento Ambiente e territorio della Regione, il Comitato continua con la raccolta firme per bloccare con ogni azione legale il progetto d'impianto. Il comportamento dell’amministrazione sarebbe stato durante la conferenza dei servizi lacunoso ma anche prima: «Il Comune ha avuto un ruolo fondamentale – spiega Sposato – nel fare insediare l’impianto nel momento in cui ha concesso tramite delibera l’uso della struttura».
San Mango d’Aquino, sottolinea il comitato, è il secondo comune più piccolo della Calabria, a vocazione agricola, ricompreso in un'area Dop e caratterizzato da un'elevata sismicità e da un alto rischio idrogeologico, a ridosso del centro abitato.