VIDEO | Un cittadino: «In Calabria abbiamo più paura perché la sanità non funziona». Acqua, pane, pasta, biscotti, prodotti in scatola e disinfettanti sono andati a ruba lasciando gli scaffali completamente vuoti
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La psicosi da Coronavirus ha contagiato anche la Calabria. Così come accaduto in alcune città del nord d’Italia, in molti hanno preso d’assalto i supermercati per avere una scorta di generi alimentari a lunga conservazione in caso di quarantena. Per il momento in Calabria non è stato accertato alcun caso di coronavirus, eppure la paura di non poter uscire e di rimanere senza provviste ha preso il sopravvento.
Acqua, pane, pasta, biscotti, prodotti in scatola e disinfettanti sono andati a ruba, lasciando gli scaffali completamente vuoti. Per alcuni è giusto essere previdenti, per altri, invece, è un comportamento assurdo.
«Abbiamo fatto la scorta per un mese – ha detto una ragazza – comprando prodotti a lunga conservazione come sughi, latte ed anche prodotti freschi. La paura c’è, ma cerchiamo di reagire con positività». Tra gli avventori tante famiglie che avendo bambini hanno il timore di non poter garantire loro i prodotti di prima necessità come latte, biscotti e omogenizzati: «Con tre figli a carico – ha detto un papà – bisogna premunirsi».
La psicosi nella psicosi
La notizia di supermercati quasi vuoti ha generato a sua volta una psicosi nella psicosi ed in molti hanno raggiunto in gran fretta il market più vicino per riuscire ad acquistare qualcosa: «Mi hanno detto che gli scaffali sono quasi tutti vuoti, speriamo di trovare qualcosa». In realtà, già nella stessa sera, gli addetti ai reparti hanno rifornito gli scaffali. Non vi è, dunque, il pericolo di trovare supermercati senza rifornimenti. Gli unici prodotti che al momento non si trovano sono mascherine e disinfettanti per le mani, ma è possibile realizzarlo anche a casa.
Oltre ai generi alimentari, c’è anche chi fa scorta di pellet, tovaglioli e carta igienica: «Questa mattina ho fatto la spesa alimentare, ho comprato un po’ di tutto, ora sono tornato a prendere alcuni pacchi di pellet».
Altri ancora reputano questa psicosi una esagerazione: «Siamo venuti a fare una normale spesa – ha spiegato una signora -, ma non sono riuscita a trovare prodotti che acquisto giornalmente. Essere previdenti sì – ha detto -, ma senza esagerare».
«È un allarme che è andato bene per i supermercati e per le farmacie – ha detto un signore -, ma non credo proprio che ci saranno difficoltà di acquisti alimentari». «E’ una paura che non dovrebbe esistere – ha commentato un altro signore – questa è la psicosi dell’ignoranza».
«In Calabria abbiamo più paura perché la sanità non funziona»
Una signora, appena uscita dal supermercato, ha spiegato di aver fatto «una spesa normale, ma qualche pacco in più lo ha acquistato perché si respira un’aria di paura». «Non abbiamo le strutture sanitarie – ha detto – non abbiamo medici, personale, posti letto. Se arriva in Calabria, sarà una situazione davvero grave da gestire».