Il presidente del Parco nazionale Domenico Pappaterra ha presentato il Piano antincendio boschivo del parco per l'estate appena iniziata. Impiegati anche 53 mezzi pick-up e 16 fuoristrada
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«Evitiamo gli errori del 2017, serve una grande cooperazione di tutte le istituzioni, che l'anno scorso è mancata, e abbiamo pagato il prezzo della transizione del controllo del territorio dall'ex Corpo forestale dello Stato ai vigili del fuoco». Lo ha detto, questa mattina, il presidente del Parco nazionale del Pollino, Domenico Pappaterra, che ha presentato, a Castrovillari, il Piano antincendio boschivo del parco per l'estate appena iniziata.
«Abbiamo quasi mille volontari di 30 associazioni, 21 in Calabria e 9 in Basilicata - ha precisato Pappaterra - che controlleranno il territorio attraverso i contratti di responsabilità, due droni, alcuni velivoli ultraleggeri e abbiamo rafforzato anche il controllo con le telecamere e con il contributo dei detenuti della casa circondariale di Castrovillari. Mi auguro che le due Regioni, Calabria e Basilicata, abbiano poi stipulato le convenzioni, in tempo, con i vigili del fuoco e i dipartimenti regionali - ha detto ancora Pappaterra - perché noi l'anno scorso abbiamo pagato, con molti incendi, il fatto che i direttori delle operazioni di spegnimento non arrivavano tempestivamente sul luogo. Abbiamo stanziato oltre 300.000 euro del nostro bilancio per questo piano - ha concluso il presidente del parco - ma siamo anche disposti a spendere altre somme, se necessario, per stipulare una specifica convenzione ed istituire un distretto dei vigili del fuoco esclusivamente dedicato al Parco del Pollino».
Il piano prevede anche l'impiego di 53 mezzi pick-up e 16 fuoristrada per i primi interventi.