Il presidente di Alleanza Ecologica per l’Italia nonché ex assessore regionale all’Ambiente: «Bene ha fatto il presidente Occhiuto. È necessario ripartire con una campagna di comunicazione e sensibilizzazione dei cittadini partendo dalle scuole»
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«Il nuovo piano dei rifiuti proposto dal Presidente della giunta regionale promosso da Roberto Occhiuto, che si è tenuto per sé anche la delega sul settore Ambiente, ci sembra uno strumento molto importante per affrontare ed uscire dalla perenne emergenza ambientale in cui si trova la Calabria». È quanto afferma in una nota il presidente di Alleanza Ecologica per l’Italia, Diego Tommasi, nonché ex assessore regionale all’Ambiente.
«Dopo circa 15 anni la delega all’Ambiente è in capo ad un politico e questo provvedimento, che tra pochi giorni approderà in Consiglio regionale per l’approvazione, è la riprova che per affrontare tematiche cosi delicate ci vuole forza e determinazione».
«Bene ha fatto il Presidente Occhiuto, di certo sul fronte raccolta differenziata, negli ultimi decenni, si sono fatti passi in avanti, il 50% complessivo di materiale portato a recupero non è poca cosa ma bisogna fare di più – prosegue Tommasi -. È necessario ripartire con una campagna di comunicazione e sensibilizzazione dei cittadini partendo dalle scuole, è indispensabile applicare il concetto meno produci e meno paghi, con un sistema di tariffazione ed individuare un percorso per aiutare le amministrazioni a risolvere il problema del grande numero di evasori, che rendono difficile la gestione del servizio».
«L’impiantistica pubblica regionale va riconvertita, adeguata e potenziata, cominciando dal termovalorizzatore di Gioia Tauro – continua la nota -. Ad oggi l’impianto produce 200.000 Kwh di energia elettrica smaltendo circa 100.000 tonnellate di rifiuti, poca cosa rispetto al termovalorizzatore di Brescia che produce circa 200 Giga di energia elettrica e 300 Gwh di energia termica, con una capacità di trattamento di 500.000 tonnellate di rifiuti. Un potenziamento delle linee diventa necessario per avviare un’autosufficienza regionale, bisognerà adeguare l’impiantistica pubblica alla produzione del CDR/CSS, l’impianto di Bucita a Rossano alla produzione di compost di qualità e al biogas/ biometano».
«Riteniamo che una ristrutturazione del circuito impiantistico regionale pubblico e anche privato, incentivando la raccolta e la selezione diventa strategico per la chiusura del ciclo di trasformazione, maggiori risorse arriveranno dal riciclo e recupero di materia, altresì importante per le frazioni residuali, che un adeguato trattamento di trasformazione in Combustibili Solidi Secondari, (CSS) potranno essere inviate al recupero energetico nel termovalorizzatore di Gioia Tauro, con vantaggi in termini economici per i cittadini di minor costo sulle tariffe, e nel quadro occupazionale per il territorio».
«L’economia circolare sarà una grande opportunità di rilancio economico per l’intera regione, senza più dover ricorrere agli stati emergenziali diventati insostenibili sia per i costi di smaltimento fuori regione, sia per tasche dei cittadini, oltre ai danni ambientali, per questo si deve applicare il principio di prossimità previsto dalle normative vigenti. È opportuno istituire in sinergia con i gestori del servizio una nuova progettualità con un apposito organismo che accompagni il nuovo percorso. In questo momento storico la Calabria non può farsi scappare l’opportunità di attingere ai fondi previsti dal Pnrr – conclude Diego Tommasi - al fine di cancellare lo stato di emergenza che affligge da sempre la nostra bellissima Regione».