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“Tutti i Comuni della Calabria adempiano all’obbligo di adozione e costante aggiornamento del Piano di emergenza comunale di protezione civile (Pec), prescrizione che discende dalla legge n. 225 del 1992 così come modificata nel 2012. In una delle regioni italiane e fra le aree a livello mondiale più esposte al rischio sismico e idrogeologico, non è pensabile che anche un solo Comune sia sprovvisto del Piano comunale di emergenza, priorità nelle politiche per la sicurezza e l’integrità del territorio”.
“Il 17 % dei comuni privo”
E’ quanto afferma il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Alessandro Nicolò che sottolinea: “Circa il 17 per cento dei Comuni calabresi risulta tuttora privo di questo strumento strategico di pianificazione dell’emergenza che stabilisce l’insieme delle procedure operative d’intervento in caso di calamità (terremoti, frane, alluvioni), rappresentando il supporto operativo per gestire l’emergenza”.
“Allo stato, dunque - prosegue Alessandro Nicolò - il sistema organizzativo approntato non è ancora completo e dunque potenzialmente carente rispetto alla funzione cui è preordinato: quella di fronteggiare le emergenze”.
“Dinanzi alla variazione delle condizioni climatiche e all’aggravarsi dello stato di vulnerabilità dei nostri territori, la Regione deve trarre i dovuti insegnamenti, verificando puntualmente il ‘sistema’ di reazione rispetto al potenziale rischio. Si tratta - evidenzia l’esponente politico - di accrescere coscienza e consapevolezza e soprattutto di migliorare il grado di capacità di risposta in termini di tempestività, efficienza ed efficacia delle nostre strutture di soccorso, ma anche il loro coordinamento, rimuovendo le persistenti criticità di cui la Calabria soffre”.
“Massima vigilanza”
“La Regione - continua il Capogruppo Fi - si impegni a svolgere una funzione di stimolo e di controllo rispetto a quegli enti locali che ancora non hanno provveduto a costruire un collaudato sistema di pronto intervento a difesa delle popolazioni e dei centri sociali e civili più a rischio (scuole, ospedali, sistema della mobilità). Sul punto serve massima vigilanza. Va scongiurato il rischio di trovarsi impreparati contro gli eventi generati dalle forze della natura”.
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“Il sistema della protezione civile in Calabria va implementato con il massimo coinvolgimento dei sindaci e di tutte le autorità preposte approntando per tempo - conclude Alessandro Nicolò - gli strumenti operativi necessari al fine di mobilitare una risposta efficace dei soccorsi nell’eventualità di eventi naturali straordinari”.