L’autorizzazione era scaduta da tempo. Nonostante ciò, come evidenzia la senatrice pentastellata «gli sbancamenti in località Aia del Vento sono proseguiti anche ieri»
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«La scadenza, a novembre 2017, dell’autorizzazione paesaggistica concessa nel 2012 al parco eolico di Mongrassano dall’allora Direzione regionale del Ministero Beni Culturali, ha costretto il direttore generale Archeologia Belle Arti e Paesaggio, venerdì scorso, a sospenderne i lavori. Incomprensibilmente, però, gli sbancamenti in località Aia del Vento sono proseguiti anche ieri, lunedì 3 giugno, nonostante il mancato rispetto dell’ordinanza costituisca reato». Lo scrive la senatrice del Movimento Cinquestelle Margherita Corrado, che cita la nota da Roma alla Siemens Gamesa e alle autorità territorialmente competenti (Soprintendenza, sindaco e Carabinieri) perché assicurassero l’esecuzione del provvedimento.
«Insieme al gruppo “Ambiente e Territorio” e a tutti ai cittadini di Mongrassano, chiedo di sapere - prosegue - quali siano le ragioni e a chi siano imputabili le responsabilità di una così sconcertante inadempienza. Solo una nuova procedura autorizzativa - sottolinea - può assicurare, ove sussistano i presupposti, la prosecuzione delle operazioni avviate da Siemens Gamesa con grave ritardo sul cronoprogramma e svolte poi freneticamente, essendo l’ultimazione dei lavori prevista entro il 12 giugno. Ora è tempo - aggiunge - che i mezzi meccanici si fermino e la crescita della contestatissima “foresta eolica” si interrompa fintanto che il progetto non sia stato riportato nell’alveo della legalità, sempre che ciò sia possibile, stanti le gravi irregolarità riscontrate nell’iter amministrativo e la stessa localizzazione dell’impianto in un territorio ad altissimo rischio sismico e idrogeologico che avrebbe dovuto sconsigliare ab origine una scelta così poco opportuna».