VIDEO | La maggior parte del rione è stata acquisita da una società che possiede terreni ed edifici, molti dei quali per le condizioni in cui versano potrebbero costituire un pericolo per l'incolumità degli abitanti della zona. «Abbiamo segnalato ma nulla si è mosso»
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Ultimo in ordine di tempo, lo stravolgimento che sta caratterizzando il quartiere Piano Torre a Paola, ha coinvolto il parco giochi rionale, le cui giostrine sono state rimosse per essere spostate altrove, in barba ad una storia che, per generazioni, ha rappresentato il cuore del divertimento dei giovani cresciuti alle pendici del Santuario di San Francesco.
Questo parco, affacciato sul mare, era un luogo molto amato, ma purtroppo è stato smantellato per decisioni indipendenti dalla volontà dei residenti. A seguito dell'acquisizione della maggior parte del territorio circostante da parte di un'unica società, che ora detiene la proprietà di un’ampia parte dei terreni e degli edifici che costellano il rione, Piano Torre ha subito profondi cambiamenti. Da terrazza idilliaca, circondata da giardini profumati, è diventata una realtà intricata e decadente, dove le case vuote sono diventate rifugio per animali infestanti e persone senza dimora. I vecchi edifici ora sono abbandonati e pericolanti, con tettoie dalle quali spesso si staccano le tegole.
«Quella che sta condizionando Piano Torre - ha dichiarato Franco Patera, residente del rione - è una un'indecenza. Un quartiere che doveva essere, ed è tuttora, all'occhiello del paese, è diventata una discarica. Non è possibile che i topi entrino in casa, com’è accaduto nel nostro palazzo, dove una signora, trovandosi faccia a faccia con un ratto, si è ritratta tirandosi appresso il portone che ha subito ingenti danni. A me è accaduto che il 23 gennaio 2023, durante la notte, una tempesta di acqua e vento ha causato il distacco di parti dell’edificio (appartenente alla società che ha acquistato gran parte del quartiere, ndr) che sono crollate sulla mia autovettura, senza che allo stato attuale siano stati individuati i responsabili per risarcirmi. Noi residenti in autonomia non possiamo intervenire altrimenti rischiamo una denuncia, per questo chiediamo a chi è di competenza di prendere provvedimenti, perché noi non ce la facciamo più e temiamo costantemente per la nostra incolumità».
Nella parte più ripida della collina dove sorge il quartiere, proprio vicino alla “Torre del Soffio” che ospita il faro, una conduttura continua da anni a perdere acqua nel terreno sottostante. Questa situazione turba i residenti per il rischio di instabilità del suolo, anche se la loro principale preoccupazione è rappresentata dalla presenza di amianto. Questo materiale, confermato in alcuni edifici acquisiti dalla stessa società proprietaria di vari immobili e terreni del quartiere, è motivo di grande inquietudine e non permette di dormire sonni tranquilli.
«Per quanto riguarda l'amianto - ha precisato la signora Lella Loiero, anche lei residente del quartiere - il 23 marzo sarà trascorso un anno da quando ci siamo recati in Comune proprio per far presente questa situazione. In agosto (del 2023, ndr) c'era stato detto che sarebbe stato rimosso tutto ma fino ad oggi (a parte un’unica sessione di rimozione, ndr) non si è mosso nulla. Vorrei anche aggiungere che sotto l'area su cui sorge il faro, ci sono delle condutture di acqua potabile che scorrono ininterrottamente, tant'è che l'acqua va a finire sulla strada di Sant'Agata, a dimostrazione del fatto che il terreno è ormai zuppo. Anche per questo, a Piano Torre, potrebbe anche succedere qualcosa di brutto».