VIDEO | La politica di Corigliano-Rossano si mobilità dopo la straordinaria burrasca che ha messo a soqquadro il litorale. Giuseppe Graziano (Il coraggio di cambiare) si reca in Regione per chiedere alla Giunta di sollecitare il governo affinché dichiari lo stato di calamità mentre il Partito democratico cittadino invoca l'indizione di un tavolo tecnico straordinario per sopravvenire all'emergenza
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Dopo la mareggiata di San Valentino che ha messo a soqquadro il litorale di Corigliano-Rossano, il mondo politico cittadino, pronto alla bagarre elettorale in vista delle imminenti consultazioni che restituiranno il primo governo civico della nuova polis della Sibaritide, fa leva sulla Regione Calabria affinché chieda al Governo il riconoscimento dello Stato di Calamità naturale.
La proposta alla Giunta Oliverio
Ad avanzare per primo la proposta è il presidente de Il Coraggio di Cambiare l’Italia, il generale Giuseppe Graziano, che ieri mattina si è recato alla Cittadella per incalzare la Giunta Oliverio sulla necessità di avviare, con urgenza, ogni tipo di azione possibile per ripristinare l’arenile e mettere in sicurezza le spiagge. La stagione invernale non è ancora finita ed è forte la paura, tra cittadini ed operatori balneari, che possa nuovamente verificarsi una mareggiata straordinaria.
«È opportuno – dice Graziano – che la Regione Calabria si faccia carico di chiedere al Governo il riconoscimento dello stato di calamità naturale. Di questo ho parlato all’Assessore all’Ambiente, Antonella Rizzo che si è dimostrata attenta e comprensiva rispetto alle istanze del territorio che ho avuto modo di rappresentarle. Quanto accaduto nei giorni scorsi ha il carattere dell’eccezionalità e i danni che si sono registrati, sia alle concessioni demaniali che all’assetto urbano, sono ingenti. È necessario, dunque, – aggiunge il leader del CCI - porre subito rimedio a quanto accaduto, avviando un’azione di bonifica e messa in sicurezza dell’intero litorale di Corigliano-Rossano e contestualmente studiare un piano di prevenzione dal rischio di erosione costiera che in questi giorni di burrasca si è palesato in modo violento su tutto il versante orientale dell’Alto Jonio calabrese».
Il Pd invoca un tavolo tecnico
Tempestivo anche l’intervento della “ribelle” segretaria cittadina del Partito democratico (l’unica ad essersi costituita in Calabria attraverso congresso nonostante il niet delle federazioni provinciali e regionali)
«Per evitare l’aggravarsi di questi fenomeni erosivi - scrive il neo segretario cittadino, Giuseppe Tagliaferro - serve un’azione tempestiva, salvaguardando una delle principali economie della città di Corigliano-Rossano, e consentendo una regolare riapertura degli stabilimenti nella prossima stagione estiva». Come fare? La ricetta dei democrat ionici consiste in quattro azioni. «Primo – dice Tagliaferro – bisogna che i tecnici comunali, coadiuvati da personale della Protezione civile regionale, effettuino una ricognizione dei danni. Secondo, inserire l’area di Galderate-Torrepinta-Balanello in quelle regionali a forte rischio erosione costiera, con rispettiva individuazione di soluzioni tecniche da sottoporre ad approvazione e necessario presupposto alle richieste di finanziamento. Terzo – aggiunge il segretario PD – il riconoscimento di aiuti economici in favore degli operatori turistici che hanno subito danni in termini di esonero totale o parziale dei canoni demaniali di occupazione per la stagione estiva 2019». Quarto e ultimo provvedimento: «L’attivazione di tavolo tecnico da parte del Comune con Protezione civile, Arpacal, autorità di Bacino del distretto meridionale, Capitaneria di Porto, Agenzia del Demanio, Settore Demanio idrico Regione Calabria, Settore Demanio marittimo Regione Calabria, al fine di valutare la possibilità di ripascere artificialmente le spiagge erose con l’ottimo materiale presente negli alvei di fiumi e torrenti comunali, ancora sovralluvionati dopo gli eventi del tragico 12 Agosto 2015. Ciò con la duplice valenza di ripulire e risagomare i torrenti, e quindi aumentarne l’officiosità idraulica, e ricostituire le spiagge con materiale buono, a costo zero».