Militari della Guardia Costiera di Corigliano Calabro, unitamente a personale della Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Corigliano Calabro e a tecnici della Regione Calabria, hanno sequestrato un impianto di depurazione in località S. Angelo dell'ex Comune di Rossano. A seguito di numerose segnalazioni pervenute da cittadini, sono state svolte indagini finalizzate alla ricerca delle cause della strana colorazione del fondale marino e dello specchio acqueo antistante alla località Momena del Comune di Corigliano-Rossano.


Grazie all'impiego di diversi mezzi navali del Corpo e di liquidi traccianti si è riusciti ad accertare che la condotta sottomarina convogliante nel mare Ionio i reflui fognari trattati dal depuratore comunale di Sant'Angelo presentava una falla a circa 15 metri dalla battigia. L'attività di campionamento eseguita in zona da biologi marini dell'Arpacal di Cosenza ha fatto emergere la non conformità delle acque di balneazione in cui è stato riscontrato un valore di batteri ai limiti della normativa che ha indotto l'agenzia per l'ambiente di Cosenza ad interessare, per i provvedimenti di rispettiva competenza, il Comune di Corigliano-Rossano, il ministero della Salute e la Regione Calabria. L'intero impianto di depurazione e la relativa condotta di scarico sono stati posti sotto sequestro e ispezionati da tecnici della Regione Calabria, specialisti in materia, per addivenire alla risoluzione della problematica e migliorare la qualità del ciclo depurativo dell'impianto.