VIDEO | Il presidente della Regione in un video su Facebook ricorda di aver stanziato 8,8 milioni di euro per l'efficientamento degli impianti ma in molti casi i lavori non sono neppure partiti: «Io ce la metto tutta, ma sono i sindaci che devono controllare che certe porcherie non succedano»
Tutti gli articoli di Ambiente
Il mare è il tormento di ogni nostro presidente di Regione. Agazio Loiero arrivò a scrivere una lettera aperta sul Corriere della Sera in cui chiedeva scusa ai turisti per i disagi subiti. Mario Oliverio inventò la formula (in realtà quando era Presidente della Provincia di Cosenza) del “mare da bere” ma gli si ritorse contro. Infine Roberto Occhiuto sin dall’inizio del suo mandato aveva puntato deciso sulla balneabilità delle acque. Partì deciso il presidente con la convenzione con la stazione marittima Anton Dohrn di Amendolara, protocolli d’intesa con le forze dell’ordine, massicci investimenti sui depuratori, il lancio di un portale “Difendi l’ambiente” per raccogliere le segnalazioni di turisti e cittadini, il lancio di droni, interventi straordinari per lo smaltimento dei fanghi. Il risultato, però, non è soddisfacente. Soprattutto sul versante del Tirreno che presenta ancora moltissime criticità.
Così Occhiuto ha prodotto un video in cui rivendica tutte le cose fatte. Però ad un certo punto sbotta: «Vi confesso che a volte sono anche un po’ arrabbiato perché molti mi hanno scritto, “ma il mare”… Oh, io non credo ci sia stato mai un presidente che si sia impegnato così tanto sulla depurazione, che è affare dei Comuni, perché i depuratori dipendono dai Comuni, i controlli sugli scarichi abusivi dipendono dai Comuni». Insomma la colpa è dei Comuni, in particolare dei sindaci che non controllano con i loro vigili urbani, ovviamente per i pochi che hanno organici adeguati, non solo i depuratori ma anche le attività economiche come lidi e ristoranti in riva al mare.
Occhiuto ricorda di aver stanziato 8,8 milioni di euro ai sindaci per i lavori di efficientamento dei depuratori. Il problema è che in moltissimi casi i lavori non sono partiti. Non sappiamo se il problema sia solo dei depuratori, che comunque sono controllatissimi, sta di fatto che il video mostra ancora una volta i cattivi rapporti fra il Governatore e i sindaci. Rapporti che si sono incrinati, in particolare, guarda caso quando Occhiuto ha voluto creare l’Arrical, l’autorità rifiuti e risorse idriche calabrese. L’autorità che ha individuato il suo braccio operativo nella Sorical divenuta totalmente pubblica, dovrebbe occuparsi anche del servizio idrico integrato quindi dall'approvvigionamento appunto alla depurazione. L’idea è quella di centralizzare tutto visto che siamo l’unica regione d’Italia a non avere un soggetto unico che si occupi di tutto il ciclo dell’acqua, ma una miriade di società e consorzi che se ne occupano.
Nonostante questo Occhiuto nel suo video dice che «io ce la metto tutta, ci metto anche la faccia, mi occupo di un tema che non è un tema di cui si dovrebbe occupare il presidente della Regione, perché – ripeto – la depurazione dipende dai Comuni che devono far funzionare i depuratori e che devono controllare che queste porcherie non succedano avendo il coraggio anche di chiudere l’attività economica che inquinano. Ce la metto tutta ma – prosegue il presidente della Regione – anche voi calabresi siate solleciti nei confronti dei sindaci, degli imprenditori, di quelli che hanno anche nella loro abitazione pozzi neri ma non li smaltiscono come la legge prevede, perché il mare è una risorsa che appartiene a tutti e non può essere violentato né da amministratori che non fanno il proprio dovere né da imprenditori o cittadini che non vogliono bene alla Calabria».
L’estate però è nel pieno. Calabresi e turisti, in fondo, vorrebbero solo prendere i bagni al mare in tranquillità.