Risse, rifiuti e bagni pubblici chiusi al pubblico da sempre. I commercianti sono esasperati: «Nessun controllo»
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Bagni nuovi e mai inaugurati. Sono quelli che si trovano in Piazza Maria Maggiore, accanto a Piazza Mazzini a Lamezia Terme. Adiacenti, insomma, alla Piazza di cui è noto proprio il forte odore di urina, mentre i commercianti sono esasperati dalle richieste continue di utilizzare i loro servizi. Il tutto mentre i bagni pubblici rimangono chiusi a chiave. L’ennesimo spreco di denaro pubblico in una città che di servizi ha fame. «Il bagno è una latrina. C’è un via vai continuo di persone che chiedono di utilizzarle- ci dice una barista – e fa rabbia che i bagni ci siano, anche nuovi e non possano essere aperti».
La piazza è stata riqualificata nel 2014 con, tra l’altro, non poche proteste da alcuni comitati nati ad hoc per sollevare come il progetto approvato andasse a stravolgere completamente l’impianto originario, lasciando di fatti solo la storica fontana.Una fontana oggi divorata dalle alghe e in cui i pesci rossi annaspano in un’acqua torbida e piena di rifiuti. Il tutto mentre le risse, specie tra extracomunitari, sono continue, il bivacco, anche di senza tetto, è la prassi. C’è chi nelle fontane si lava, chi la svuota cercando spiccoli. E poi c’è il parco giochi. Un luogo abbandonato a se stesso con erba alta e piena di insetti. «Non c’è nessun tipo di controllo. Succede di tutto – dice un commerciante - Speravamo che con la riqualificazione cambiasse qualcosa ma così non è stato. C’è da avere paura». Anche la pavimentazione è già completamente saltata, il parcheggio interno la sera viene completamente occupato in barba a qualunque tipo di indicazione. I commercianti sono esasperati.