Buttano per strada o accanto ai cassonetti enormi sacchi neri, lavatrici, televisori. Le immagini delle fototrappole e delle telecamere di videosorveglianza sono nitide e riprendono tutto: dalla targa dell’auto a ciò che viene gettato, fino ai visi dei “disobbedienti”, chiamati più familiarmente “zozzoni”.

Il tutto in un città che non è affatto messa male come percentuale raggiunta di raccolta differenziata e dove l’isola ecologica funziona con efficienza. Le telecamere di videosorveglianza e le fototrappole fatte installare dal Comune di Lamezia Terme e coordinate dalla Polizia Municipale sono dieci e vengono spostate di volta in volta. 

Nonostante le opportunità di “liberarsi” della spazzatura in modi consoni e civili non manchino, continua a vigere l’idea che farlo nell’area più vicina, magari lì dove la consuetudine ha creato grottesche discariche abusive, sia più “astuto”. Ma i primi risultati si iniziano a vedere, ci spiega il capitano facente funzioni della Municipale Aldo Rubino: «Abbiamo riscontrato, dopo un periodo di circa otto mesi, che in alcune zone dove erano presenti le fototrappole o i sistemi di videosorveglianza, l'abbandono è diminuito di tantissimo. In alcune in particolare è pari a zero». 

A Lamezia 150 sanzioni, multe fino a 50mila euro

Forse perché sono 150 coloro che da gennaio hanno dovuto mettere mano al portafoglio per pagare le sanzioni. Si va da cinquanta ai 250 euro di multa per i privati cittadini, ma si può arrivare fino a 50mila euro nel caso di imprese che smaltiscano in questo modo i loro rifiuti.

 Alcune zone nel frattempo sono state sanate, vengono evitate per paura di multe e “occhi indiscreti”, la differenziata è sempre più ampliata e per la spina nel fianco, gli ingombranti, le soluzioni non mancano.

«Paradossalmente c’è chi preferisce vedere abbandonati questi rifiuti per strada, quando tecnicamente basterebbe arrivare all'isola ecologica e addirittura si improvvisa in manovre spesso e volentieri anche pericolose che potrebbero comportare anche incidenti», ci dice ancora Rubino.

Dal ritiro tramite Lamezia Multiservizi, fino al trasporto all’isola ecologica fino anche all’opzione offerta da molte catene di elettrodomestici di ritirare il vecchio all’acquisto del nuovo, le motivazioni per mantenere pulita la città non mancano, tra l’altro risparmiando denaro e spesso evitando di fare manovre di accostamento alle fantomatiche discariche che risultano pericolose per chi guida e non solo.