Il segretario generale Gianturco chiede «immediato intervento degli organi e delle autorità competenti al fine di far cessare condotte che hanno determinato e continuano a determinare un enorme danno ambientale»
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Una diffida rivolta ai ministri dell’Interno e dell’Ambiente, alla Procura della Repubblica, al Prefetto di Catanzaro e al governatore Oliverio affinché ci sia un «immediato intervento degli organi e delle autorità competenti al fine di far cessare condotte che hanno determinato e continuano a determinare un enorme danno ambientale, degrado del territorio e del decoro urbano con pericolo grave per la salute dei cittadini, per la sicurezza e l'igiene pubblica».
E’ quella fatta dal segretario generale di Confintesa Catanzaro Mimmo Gianturco in merito al territorio di Lamezia Terme. «Da settimane permane nel Comune di Lamezia Terme una situazione di emergenza rifiuti, che sta assumendo dimensioni disastrose con pericolo grave per l'ambiente e la salute della popolazione. Le strade – si legge nel testo della lettera - ove un tempo erano posti i casso netti dell'immondizia, sono completamente invase da rifiuti, ormai in decomposizione, tanto, che giornalmente si verificano sinistri in quanto le autovetture possono utilizzare, pur con doppia corsia di transito, una sola carreggiata. Inoltre, percolato fuoriesce da settimane dai rifiuti, infiltrandosi nel terreno, ove non asfaltato, con rischio elevato di inquinamento delle falde acquifere ed alta probabilità di epidemie per uomini ed animali».
«Avevo richiesto settimane fa un incontro alla Commissione straordinaria del Comune di Lamezia Terme – spiega ancora Gianturco - ma non ho ricevuto nessuna risposta, ho deciso così di presentare a tutela degli iscritti all’organizzazione sindacale Confintesa da me rappresentata e di tutti i cittadini lametini una diffida ufficiale. Se c’è qualcuno che sta sbagliando, compromettendo la qualità della vita dei cittadini deve pagare».