Gli incendi boschivi hanno segnato la scorsa estate in Calabria. Per questo motivo i vigili del fuoco hanno potenziato i dispositivi di sicurezza volti al contrasto degli incendi di vegetazione. Ciò è stato possibile grazie alla convenzione stipulata tra ministero dell’Interno e la Regione Calabria e l’Azienda Calabria Verde. Il tutto è partito lo scorso 15 giugno a seguito delle indicazioni dettate dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

«La stagione estiva è caratterizzata certamente, sotto il profilo operativo, dagli interventi resi necessari dai fenomeni di incendio di bosco, di macchia mediterranea e comunque di vegetazione che, spesso, interessano aree prossime a centri abitati o ad infrastrutture. I vigili del fuoco, quindi, durante il periodo estivo orientano il proprio quotidiano operare al contrasto di tale tipologia di incendi, pur garantendo – ovviamente – la capacità di intervenire su ogni scenario operativo tecnico ricadente tra quelli per cui hanno la competenza». È quanto si legge in una nota a firma del direttore regionale dei vigili del fuoco Maurizio Lucia.

L’accordo tecnico è stato sottoscritto dallo stesso Lucia, dal prefetto di Catanzaro Maria Teresa Cucinotta, dal direttore dell’Uoa Foreste e Forestazione della Regione Calabria Domenico Maria Pallaria e dal commissario di Calabria Verde Giuseppe Oliva.

Rispetto all’annualità 2021, prevede un incremento delle risorse investite di circa il 30%, con impegno della Regione Calabria e di Calabria Verde di incrementare ulteriormente il budget da mettere a disposizione ove ciò risultasse compatibile con il bilancio ed ove le condizioni operative determinassero l’esigenza di prevedere ulteriori potenziamenti delle risorse schierate.

L'inferno del 2021

Numeri impressionanti nell'estate 2021. Dal 1 luglio al 15 agosto sono stati circa 5mila gli interventi in Calabria per i soli incendi boschivi e di vegetazione che in alcuni casi hanno lambito le abitazioni e causato perdite di vite umane. In una sola giornata sono stati registrati anche 250 roghi. Il "simbolo" resta l'Aspromonte, dove sono state devastate aree vegetate per una superficie stimata di circa 5400 ettari. 

I potenziamenti

I potenziamenti previsti hanno riguardato e riguarderanno: la Soup (ossia Sala Operativa Unificata Permanente approntata dalla regione presso la sede della Protezione Civile Regionale) ed i Cop (Centri Operativi Provinciali sempre individuati a cura della Regione Calabria e che sono insediati in Cosenza, Reggio Calabria e Catanzaro, quest’ultimo con competenze anche sulle provincie di Crotone e Vibo Valentia); le sale operative insediate presso la direzione regionale dei vigili del fuoco e presso i comandi provinciali di Catanzaro, Reggio Calabria, Cosenza, Crotone e Vibo Valentia; l’approntamento di squadre operative di vigili del fuoco orientate al contrasto degli incendi di bosco e di vegetazione in genere; l’approntamento di unità Dos( ossia di unità composte da un direttore delle operazioni di spegnimento Vvf con relativo collaboratore), quest’ultime preposte al coordinamento sullo scenario operativo delle operazioni di spegnimento degli incendi più complessi e degli eventuali mezzi aerei della flotta regionale e nazionale assegnati agli stessi.

Nel dettaglio del potenziamento operativo sul territorio, la convenzione prevede, nel periodo compreso tra il 15 Giugno e il 30 Agosto (11 settimane in totale), in ogni giornata, dalle ore 8,00 alle ore 20,00, l’incremento, su tutto il territorio regionale, del dispositivo ordinario di soccorso Vvf. come di seguito riportato: presenza dei vigili del fuoco presso la Soup con un funzionario tecnico ed un operatore; presenza di un operatore vigile del fuoco presso i cop di Catanzaro, Cosenza e Reggio Calabria; potenziamento con una unità presso ciascuna sala operativa dei comandi dei vigili del fuoco di Catanzaro, Reggio Calabria, Cosenza, Crotone e Vibo Valentia nonché della direzione regionale (6 unità) nelle sette settimane classificate a minor rischio incendio boschivo, l’impiego di 7 squadre operative Vvf (35 unità) e 8 squadre Dos (16 unità); nelle quattro settimane classificate a maggior rischio incendio boschivo, l’impiego di 13 squadre operative Vvf (65 unità), 13 squadre Dos (26 unità) nonché di ulteriori 3 squadre (15 unità) composte da personale vigile del fuoco volontario in forza presso i distaccamenti volontari dei vigili del fuoco operanti in Calabria da dislocare, rispettivamente nelle provincie di Cosenza (Alto Ionio), Catanzaro (Sila piccola) e Reggio Calabria (Aspromonte).

Prevista anche, per questa stagione estiva ed a titolo sperimentale, l’attivazione di 6 presidi rurali in tutto il territorio nazionale.

«Si tratta di sedi individuate e situate in aree particolarmente vulnerabili – si legge nella nota - nel caso di incendi di bosco, in cui allocare risorse per attività di: controllo preventivo della viabilità principale, secondaria e forestale, con stima accurata dei tempi di percorrenza e percorribilità dei mezzi Aib, nonché la verifica della sentieristica; geolocalizzazione dei punti di rifornimento idrici con stima delle portate e verifica dell’accessibilità da parte dei mezzi Aib da rifornire; supporto logistico e coordinamento evidentemente a beneficio non solo dei vigili del fuoco ma di tutti i soggetti operanti negli eventuali teatri operativi indotti da incendi di bosco. In Calabria è stato individuato il Comune di Santo Stefano d’Aspromonte per allocare detto presidio. È stato in proposito rinvenuto un immobile adatto allo scopo ed il Comando dei vigili del fuoco di Reggio Calabria sta predisponendo quanto necessario per attivare (nei prossimi giorni) tale presidio rurale».