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'Il Parco Naturale Regionale delle SetTe rappresenta una straordinaria opportunità per un ampio territorio che abbraccia tre province e che, dopo decenni di attesa, vede porre le premesse per l'avvio dello viluppo sostenibile. Le vicissi-tudini che ne hanno contraddistinto la storia sin dall'approvazione della legge regionale n. 10/2003 recante "Norme in materia di aree protette" (che ha adeguato la legge regionale n. 48/1990) hanno rallentato il processo benefico per le comunità locali che hanno inizialmente percepito l'Ente di tutela ambientale come una fonte di vincoli.
Le azioni a sostegno della crescita economica e sociale concretizzate negli ultimi anni sono riuscite ad invertire la tendenza facendo considerare alla popolazione la presenza del Parco come un'effettiva chance per far emergere le molteplici potenzialità dei territori interessati.
I vantaggi in termini di realizzazione di progetti di sviluppo nelle aree protette sono divenuti evidenti così come il miglioramento della qualità della vita. È rimasto, però, un segnale che può generare dubbi e confusione: il susseguirsi di commissari alla guida dell'Ente, al di là della bontà dell'azione amministrativa, costituisce un elemento di incertezza che lascia presumere negatività nascoste che, in realtà, non esistono.
L'ormai imminente scadenza del mandato commissariale consegna, dunque, la possibilità di interrompere questo messaggio e sostituirlo con quello della "normalizzazione" delle attività per il tramite della designazione del presidente e degli organismi previsti dalla legge. Sarebbe la migliore testimonianza di cambiamento per una Calabria che conserva la speranza di valorizzare il suo patrimonio naturale e di colmare il gap che la divide dalle realtà più avanzate. Nella certezza che saprà cogliere lo spirito costruttivo qui espresso dai massimi rappresentanti dei territori ricadenti nel Parco'.