Tetti scoperchiati, alberi sradicati, pali della pubblica illuminazione divelti. È quello che da qualche ora sta provocando il forte vento di ponente che si sta abbattendo sule territorio del cosentino e della Calabria del Nord-Est.

 

E nelle prossime ore le condizioni del tempo – stando a quello che riportano le agenzie meteorologiche nazionali – potrebbero addirittura peggiorare con raffiche di vento previste fino ad 80 km orari. Per il momento la situazione sembra essere sotto controllo anche se si iniziano a contare i danni.

 

Nella zona di Arcavacata, nella zona universitaria, il forte vento ha fatto volare la copertura in lamiera di una struttura, sempre nel comprensorio di Rende, invece, si registrano molti alberi letteralmente abbattuti dalla violenza delle raffiche; così come anche a Tarsia, dove, lungo la provinciale che attraversa il budello della diga collegando la valle Crati con la Sibaritide, un pino marittimo è stato sradicato dal ponente finendo in mezzo alla carreggiata e creando disagi alla viabilità.

 

Anche a Rogliano, si registrano danni per la copertura di un tetto di una casa che è rimbalzato giù finendo sulle vetture che erano parcheggiate per strada.

 

Stessa sorte sullo Jonio, dove, seppur con danni minori il vento sta soffiando in modo violento dalle prime luci dell’alba. A Corigliano-Rossano è caduto un palo della luce e ci sarebbero altri impianti pubblici in fase di monitoraggio e controllo. Per questo il sindaco della città capoluogo della Sibaritide, Flavio Stasi, ha ritenuto attivare il centro operativo comunale della protezione civile in forma ridotta. Una condizione di preallarme per rendere subito operativa la macchina dei soccorsi nel caso in cui si dovessero registrare ulteriori danni e disagi.

 

Nel frattempo anche il comando provinciale dei Vigili del fuoco, impegnato dalla notte in decine e decine di interventi, ha rafforzato le squadre di soccorso per far fronte alle richieste dei cittadini.