VIDEO | Il cementificio ha chiesto l'aumento del potenziale che trasformerebbe il sito in un coinceneritore di rifiuti. Ma sindaco e cittadini s'oppongono
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Nuovo colpo di scena nella procedura di ampliamento richiesta dal Calme per aumentare i quantitativi di rifiuti da bruciare nel cementificio di Marcellinara, alle porte di Catanzaro. Questa mattina era infatti prevista l'ultima seduta della Conferenza dei servizi in Regione, utile al rilascio dell'autorizzazione: dalle attuali tremila tonnellate di rifiuti all'anno, il cementificio potrebbe procedere all'innalzamento di quantitativi pari a 42mila e 500 tonnellate. La seduta è stata però rinviata ad horas per carenza di documentazione. Il Comune di Marcellinara aveva infatti trasmesso una memoria evidenziando lacune nell'istruttoria, tra le quali l'assenza del modello di dispersione degli inquinanti e il piano di monitoraggio e controllo, che Arpacal avrebbe dovuto rilasciare. L'aumento dei quantitativi trasformerebbe di fatto il cementificio in un coinceneritore per rifiuti, al quale il sindaco di Marcellinara Vittorio Scerbo si oppone.
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