L'Arpacal ha trasmesso la relazione conclusiva relativa al monitoraggio dell'aria sul territorio della Piana di Gioia Tauro a seguito dell'incendio presso l'impianto di selezione rifiuti Poly2oil ubicato in località Ponte Vecchio del Comune di Palmi. In linea generale i risultati delle analisi non hanno evidenziato criticità in merito alla concentrazione degli inquinanti analizzati nei siti attenzionati e relativi a benzopirene, arsenico, cadmio, nichel e piombo.

Le fiamme erano divampate lo scorso 13 luglio e per essere definitivamente domate dalle squadre dei Vigili del fuoco, con l'ausilio anche di mezzi aerei, c'era voluta una settimana.

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I residenti avevano manifestato preoccupazione per le conseguenze dei fumi che si erano sprigionate dal rogo di rifiuti plastici. In alcuni momenti della giornata l'aria, tendente al grigio e maleodorante, era davvero irrespirabile. E ancora oggi, molti esprimono disaccordo e sollevano dubbi sugli esiti rassicuranti emessi dell'Arpacal.

Le analisi hanno riguardato la salubrità dell'aria e l'evoluzione dello stato e della qualità della stessa in un periodo temporale compreso tra i giorni precedenti l'evento, i giorni di sviluppo dell'incendio e quelli successivi. I rilievi sono stati effettuati attraverso stazioni situate nelle località di Gioia Tauro, Rosarno, Polistena e Laureana di Borrello.

I valori dei parametri registrati dalle stazioni nei giorni precedenti l'incendio, durante l'incendio e nel periodo successivo allo spegnimento non hanno evidenziato variazioni di rilievo e comunque si sono mantenuti al di sotto dei limiti di legge e quindi di pericolosità previsti dal decreto legislativo numero 155 del 2010.

Sarà oggetto di successivo studio il monitoraggio sul terreno di inquinanti, quali diossine per la valutazione dell'impatto che l'incendio ha causato sulla produzione locale di prodotti ortofrutticoli e su quella zootecnica.