Il docente universitario aveva puntato l’indice contro l’attuale management sostenendo che la catastrofe di quest’estate era stata determinata anche dalla mancanza di misure preventive
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Dopo le fiamme e le ceneri divampa il fuoco delle polemiche. Dalle colonne delle nostre teste, Giuseppe Bombino, docente universitario di Agraria nonché ex presidente del Parco dell’Aspromonte, aveva puntato l’indice contro l’attuale management sostenendo che la catastrofe di quest’estate era stata determinata anche dalla mancanza di misure preventive.
Ma l’attuale gestore del Parco, Leo Autelitano, non ci sta: «Becere, stucchevoli ed inconsistenti le polemiche del professore Bombino, già presidente del Parco dal 2013 al 2018, circa il coinvolgimento dei pastori nelle attività di antincendio boschivo. Le sue dichiarazioni, però, implicano una contraddizione nei termini e nei tempi: è lo stesso Bombino a citare le tre determine degli anni 2015, 2016 e 2017 con le quali era stato avviato un progetto sperimentale rivolto ai coltivatori diretti, ai coloni, agli allevatori ecc. Questo progetto è stato interrotto già nel 2018 ed il presidente dell’epoca era proprio lui».
«Vista la nostra vicinanza al mondo dei pastori – continua – la conoscenza di una realtà che vive e si prende cura della montagna come nessun altro, la nostra volontà di tutelarli e non esporli a polemiche strumentali, sono io a chiedere a Bombino di spiegarci perché, nel 2018, decise di non proseguire il progetto sperimentale. Sicuramente, visto che era presidente, potrà chiarirci ogni dubbio – prosegue Autelitano -. Potrebbe motivarci anche perché, la figura dell’eco-pastore sentinella del Parco non sia mai stata inserita, e ribadisco mai, all’interno di una programmazione concreta, ufficiale, nel piano Antincendi boschivi, ma sia stata limitata ad una determina esterna, completamente scollegata da ogni pianificazione adeguata in materia. Non trovando alcun atto di indirizzo ufficiale riferito a questi progetti e relativi alle annualità in questione, solo lui potrà fornire ai pastori e alla gente d’Aspromonte, le risposte che attendono.
A seguito di una richiesta di verifica dei componenti del Consiglio direttivo inoltre – conclude Autelitano – è stato riscontrato che “nel periodo ricompreso tra il 2015 ed il 2018, la Giunta esecutiva pro tempore risulta sia stata regolarmente costituita con deliberazione del Consiglio direttivo n. 2 del 25.03.2015, ma non risultano agli atti né deliberazioni né verbali della stessa. In coerenza con questo modo di procedere, manca nei procedimenti la programmazione a monte e gli atti di indirizzo conseguenti, per cui i provvedimenti compaiono e scompaiono a piacimento, senza una reale coinvolgimento degli organi dell’Ente».