Anno nuovo, problemi vecchi per i cittadini delle marinate,  alle prese con la fogna che sgorga a cielo aperto. Siamo a Bivona, nei pressi del torrente Tomarchiello, è qui che dal 23 dicembre scorso, la rottura di una tubatura sta causando problemi igienico sanitari. Fiumi di liquami scorrono lungo la strada, finendo nel torrente, il cui corso d’acqua finisce direttamente in mare. L’aria attorno alla quartiere è irrespirabile. Un tanfo che costringe  i residenti della zona a barricarsi in casa.

 

Gli stessi che hanno inoltrato al Comune di Vibo Valentia diverse  richieste di intervento, ma di operai qui, nella popolosa frazione marinara, non se ne sono visti. Che si tratti di fogna lo hanno stabilito anche gli  uomini della capitaneria di porto, giunti sul posto dopo le segnalazioni dei cittadini. A lanciare l’allarme sono Gianni Patania segretario del sindacato  Confasila e Mino De Pinto, presidente provinciale  del sindacato dei balneari italiani , preoccupati per l’emergenza in corso. Più volte gli stessi si sono rivolti al Comune di Vibo Valentia, non ottenendo alcuna risposta. «Si intervenga presto – dice De Pinto – per scongiurare  il divieto di balneazione».

 

Il torrente e la strada sono invasi dalla fogna che di sera scorre copiosa. «Qui a Bivona siamo sempre stati considerati cittadini di serie B», l’amara constatazione di un’anziana del luogo. Le fa eco un altro residente: «Abbiamo inviato diverse foto, ma al comune  se ne fregano di noi».