In occasione del trentennale dell’istituzione dell’Ordine regionale, i geologi calabresi si sono riuniti in assemblea a Lamezia Terme. L’occasione è servita anche per premiare i decani di una professione in continua evoluzione, ma anche – tramite le relazioni del presidente Guido Iovine e del consigliere Alfonso Aliperta – per fare il punto ad un anno dall’insediamento dei nuovi vertici. «Abbiamo puntato – ha affermato Iovine – soprattutto a migliorare l’amministrazione della nostra segretaria, fornendola anche di nuove apparecchiature tecnologiche che ci hanno consentito di offrire servizi sempre più efficienti ed economicizzati».

Nell’assemblea diverse le relazioni sulla normativa italiana che impone continui adattamenti ed una sempre migliore formazione. Tra i relatori anche Arcangelo Francesco Violo, presidente nazionale dell’Ordine – che ha origini calabresi – il quale, a margine dell’iniziativa, ha sottolineato l’importanza che nel Paese vi siano oltre che interventi strutturali, contro il dissesto idrogeologico, anche interventi pianificatori.

«Basti pensare – ha dichiarato – che dopo la recente tragedia di Ischia abbiamo appreso che il 60 % di quel territorio ricadeva in zona ad alto e altissimo rischio, e mancava un Piano di sicurezza». Per Iovine occorre «semplificare le leggi, ma senza banalizzare la procedura», mentre per la consigliera Giuliana Teti «la popolazione deve abituarsi a convivere con i rischi aggravati dai cambi climatici, e proprio per questo deve essere informata e formata sempre di più».

Professionisti dinamici e sempre più necessari, che nell’assemblea hanno anche rilanciato una richiesta precisa alla Regione. «In primis – ha concluso Iovine – serve un supporto perché l’allargamento dell’ex Autorità di bacino, con trasferimento della sede a Caserta per tutta l'Italia meridionale, ha creato dei problemi che complicano non poco il nostro lavoro, come pure chiediamo che vengano tolti dai cassetti i Piani zonali antisismici e che si vigili di più in modo che tutti i Comuni si dotino di Piani della Protezione civile».