È stata la giovane Cinzia Catrambone, una volta rientrata nella sua terra, a proporre all'associazione di promozione sociale “Il sotterraneo” di Gasperina, presieduta da Gianni Lupica, di realizzare un campo di girasoli. Un colorato e apprezzato progetto di promozione e valorizzazione del territorio che ha richiamato sulle colline catanzaresi famiglie, comitive, curiosi che si sono fatti avvolgere dalla magia di migliaia di fiori gialli.

Momenti immortalati in foto e selfie, accompagnati da un ottimo aperitivo con prodotti tipici servito su comode balle di fieno fino all'imbrunire. «Avevo visto una cosa simile in Brianza, dove stavo prima di rientrare in Calabria – spiega Cinzia che è proprietaria del terreno e dell'azienda agricola insieme alla sua famiglia -. Ho chiuso gli occhi e mi sono detta che sarebbe stato bello poterla realizzare anche qui. E così ho proposto la cosa e mio padre e ho contattato Gianni che mi ha dimostrato subito grande disponibilità. Era un sogno e ora è bellissimo vederlo realizzato».

Il contributo dei volontari

«Abbiamo pensato al legame con la natura e le tradizioni – sottolinea Lupica -, non a caso il motto dell'associazione è “non dimenticare chi siamo e da dove veniamo”. E infatti ripartiamo da una masseria e dai prodotti tipici del nostro territorio». L'evento denominato “Girasuli”, durato fino alla completa fioritura delle piante, è stato realizzato anche grazie al contributo dei giovani volontari del servizio civile e ad altri collaboratori del sodalizio. «Il volontariato è importante, soprattutto per i piccoli paesi – sottolinea il presidente dell'associazione “Il sotterraneo” – perchè crea sinergia, la squadra giusta per mandare un messaggio positivo sia per il luogo che per la nostra regione. I giovani devono essere i protagonisti così come lo sono i nostri ragazzi del servizio civile che fanno parte del progetto Promozione Italia , sono loro l'anima di questa manifestazione». E così, archiviato il successo di questa prima edizione si pensa già alle prossime: «Abbiamo superato ogni nostra aspettativa – conclude Gianni -. Stiamo già lavorando per l'anno prossimo».