Mare sporco? Il presidente della Regione Roberto Occhiuto, in un video su Facebook, ha messo le mani avanti: non è mia responsabilità, la colpa è dei Comuni perché i depuratori sono «cosa loro». E il Comune di Fuscaldo, con una nota, fa sapere di star facendo la sua parte: «È ormai lotta senza quartiere, a Fuscaldo, verso chi inquina e verso gli scarichi abusivi. L’amministrazione comunale guidata dal sindaco Giacomo Middea, in sinergia con la locale stazione dei carabinieri agli ordini del maresciallo Natale Caressa e con il Comando della Polizia locale, ha infatti avviato un’operazione di contrasto agli scarichi abusivi e ad altri atti illegali che danneggiano l’ambiente».

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«I primi controlli effettuati – si legge –, hanno portato ad individuare ben tre scarichi abusivi, con conseguente invio, di notizia di reato, alla Procura della Repubblica di Paola. Ma sono anche altri i reati contestati a privati ed altri sopralluoghi sono in atto per approfondire una serie di anomalie riscontrate sul territorio. L’operazione proseguirà, a tappeto, e toccherà tutte le zone del comune di Fuscaldo».

«Voglio ringraziare di vero cuore l’Arma dei Carabinieri ed i nostri uffici comunali, per ciò che stanno facendo», dice il sindaco Giacomo Middea. E aggiunge: «Con pochi uomini e mezzi risicati, abbiamo dato vita ad una importante operazione di contratto ai fenomeni di inquinamento e di abusivismo. Un intervento che reputavamo necessario, perché propedeutico ad una più forte azione di tutela e di difesa del mare e dell’ambiente».

«Sappiamo bene, però, che da solo, il nostro Comune, potrà fare poco. Ma quel poco che è in nostro potere – conclude – abbiamo deciso di farlo, auspicando, da parte del Governo, del Ministero dell’Ambiente ed anche della Regione Calabria (che, ad ogni modo, ci sta offrendo sostegno e vicinanza per quanto riguarda il sistema di depurazione), un coordinamento territoriale per affrontare, tutti insieme, una problematica che merita le giuste azioni di contrasto e merita soluzioni definitive. Noi ci siamo e faremo la nostra parte».