Il consigliere regionale punta il dito contro il presidente Mario Oliverio: «“Discariche zero”: è stata una vera e propria affermazione propagandistica»
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«Ritardi macroscopici si registrano nell’attuazione del Piano regionale di gestione dei rifiuti». È quanto dichiarato dal consigliere regionale Carlo Guccione. «L’avevamo già denunciato nel corso dell’ultimo Consiglio regionale, dove si è discusso del Documento di Economia e Finanza della Regione Calabria (Defr). Il presidente della Regione Mario Oliverio fino ad oggi ha emanato dodici ordinanze contingibili e urgenti, andando in deroga alle disposizioni recepite dalle leggi nazionali di rango comunitario che regolano il settore dei rifiuti.
Vista la forte dipendenza del sistema regionale dalle discariche – continua Guccione - il collasso del sistema è quindi evitabile solo con il ricorso agli operatori privati presenti in Regione, anche perché le gare per il trasporto e il conferimento dei rifiuti in impianti extraregionali sono andate deserte. Altro che proclami di “Discariche zero”: è stata una vera e propria affermazione propagandistica e oggi sono in itinere procedimenti autorizzativi ambientali finalizzati all’ampliamento di discariche già esistenti (come Cassano, Scala Coeli, etc.) e ad autorizzare aumenti di quantitativi ai privati.
Per il consigliere regionale «ora si vuole scaricare il fallimento del sistema rifiuti sui Comuni calabresi. A riguardo quando si parla di norma finanziaria a questa modifica di legge, la Regione Calabria specifica che “nessun onere finanziario graverà sulla Regione perché dal primo gennaio 2019 i Comuni subentreranno nel governo della gestione dei rifiuti”. I Comuni erediteranno un disastro e delle criticità difficilmente risolvibili – conclude - visto il pressapochismo con cui la Regione ha gestito il settore dei rifiuti».