«Adesso la Regione Calabria ha certificato una chiara emergenza per i rifiuti. Allora è inevitabile il commissariamento del Governo, del quale parlerò subito con il ministro dell'Ambiente, Sergio Costa». Esordisce così, in una nota, il deputato M5s Giuseppe d'Ippolito, componente della Commissione Ambiente.

 

«Di recente - aggiunge - il Dipartimento regionale Ambiente e Territorio ha scritto ai Comuni e ai gestori degli impianti di trattamento, precisando che per legge dal primo gennaio 2019 i primi subentrano alla Regione nei rapporti contrattuali con i secondi. Nella stessa nota si chiede ai gestori degli impianti di continuare ad erogare i servizi malgrado manchino i contratti, indispensabili, che non si sa se, come e quando i Comuni potranno stipulare. Ciò significa, non so se Oliverio l'abbia capito, che in Calabria la filiera dei rifiuti si bloccherà in pochi giorni, in quanto i gestori degli impianti dovranno per forza fermarsi. Il Governatore ha affrontato il regime ordinario con assoluta incapacità e con il continuo, illecito ricorso a ordinanze in deroga. Inesistente la programmazione riguardo gli impianti di trattamento, la raccolta differenziata spinta, il recupero ed il riuso».

 

«Infine - afferma il deputato - senza i passaggi necessari Oliverio ha consegnato ai Comuni un'eredità insostenibile, tanto per le loro difficoltà finanziarie quanto per gli aspetti amministrativi. Avevamo avvertito il governatore in ogni modo, ma invano. Sono stati più forti la sua proverbiale ottusità e la confusione che ogni volta fa tra la propria carriera politica e l'interesse pubblico». «Il ritorno al commissariamento per la gestione dei rifiuti - conclude Giuseppe d'Ippolito - sarebbe perciò imputabile alla sola miopia politica di Oliverio e all'appoggio acritico, direi servile, della sua maggioranza interessata e di burocrati onnipresenti. Il Governatore ha avuto tanto tempo per restituire ai calabresi una sana gestione ordinaria, ma l'ha sprecato ed ha creato danni enormi»