La gestione del servizio idrico reggino è ancora in alto mare. Il colosso spagnolo Acciona Agua si è aggiudicato, quale impresa capofila, il maxiappalto da 70 milioni di euro per la gestione dei servizi integrati di Reggio Calabria. Esso prevede, tra l’altro, la costruzione dei nuovi impianti di depurazione e la dismissione di quelli obsoleti. Tuttavia restano ancora numerose questioni aperte: l’organigramma presentato dall’azienda ai sindacati, al contrario di quanto ipotizzato, non prevede il totale riassorbimento del personale della società Idrorhegion che, in precedenza, gestiva le attività. In assenza di novità, i lavoratori rischiano il licenziamento perché l’accordo raggiunto lo scorso ottobre da Idrorhegion e sindacati prevedeva il contestuale riassorbimento del personale nel nuovo raggruppamento. Ciò, tra l’altro, apre l’annosa questione di chi svolgerà provvisoriamente il servizio fino al 28 febbraio, secondo la proroga disposta dal Comune. Inoltre anche la società spagnola appare insoddisfatta a causa delle lungaggini della burocrazia, considerato che al momento non è neanche arrivata l’assegnazione definitiva dell’appalto. C’è grande caos e non si intravedono soluzioni immediate: il prossimo appuntamento sarà il 6 febbraio quando le parti interessate si incontreranno alla Direzione Provinciale del Lavoro. In quella sede, la situazione potrebbe sbloccarsi.

 

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