Il consigliere regionale reputa la scelta della giunta Occhiuto «paradossale» e rimarca: «Molti comuni scaricano a cielo aperto, le risorse si sarebbero potute spendere a favore di piccoli centri»
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Il consigliere regionale Ernesto Alecci è intervenuto con una nota stampa sul tema della depurazione e su risorse che la giunta Occhiuto ha scelto di destinare altrove: «Anche durante l’ultimo Consiglio regionale di pochi giorni fa – scrive - ho voluto mettere in evidenza tutta la mia preoccupazione riguardo l’importante tematica della depurazione nei nostri territori. La Giunta regionale ha, infatti, attraverso una rimodulazione di alcuni fondi europei del Psc (Piano di sviluppo e coesione) deliberato la sottrazione di oltre 2 milioni di euro dal settore idrico e della depurazione per destinarli ad altri utilizzi».
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L’esponente dem precisa: «Non voglio concentrarmi su una polemica sterile, perché ogni fondo utilizzato per il bene dei nostri concittadini è un fondo speso bene. Ma mi sembra paradossale – rimarca - che dopo una stagione estiva in cui abbiamo assistito all’annuncio di una lotta senza quartiere contro “i furbetti” della depurazione attraverso l’utilizzo di droni, elicotteri, ordinanze, con l’aiuto della guardia costiera, oggi, a poco più di un mese dalla chiusura della stagione, la Regione decida di destinare ad altri utilizzi 2 milioni di euro perché incapace di spenderli».
Secondo Alecci: «Con 2 milioni di euro sarebbe stato possibile, ad esempio, attivare un depuratore all’interno di un piccolo comune, così come adeguare i depuratori dei centri più grandi. Non dobbiamo dimenticare che ancora oggi, in Calabria, ci sono comuni che scaricano a cielo aperto, perché interi quartieri non sono collettati alla rete idrica. È un fatto gravissimo, reso ancora più incredibile dalla constatazione che poco più di 2 anni fa, durante la presidenza Santelli, l’assessore all’Ambiente Capitano Ultimo aveva effettuato un monitoraggio sull’intero territorio regionale, individuando una serie di comuni a rischio infrazione per il problema della depurazione. Ebbene – scandisce - ad alcuni di questi comuni solo pochi mesi fa i dipartimenti regionali avevano comunicato di non essere in grado di sanare la situazione per mancanza di fondi».
«Quello della depurazione – conclude il consigliere regionale - è un problema gravissimo per la nostra regione, un grido d’allarme che proviene da numerosi comuni. Mi auguro che in futuro, attraverso una pianificazione più puntuale si riesca ad ottimizzare la spesa dei fondi a disposizione, indirizzando risorse sempre più importanti verso settori fondamentali per la vita e lo sviluppo dei nostri territori».