Non accenna a sedarsi il contrasto tra Comune di Catanzaro e Aterp Calabria in ordine alle competenze sulla manutenzione delle aree esterne in viale Isonzo. Nelle scorse settimane i residenti erano insorti lamentando abbandono e richiedendo interventi di risanamento della pavimentazione stradale, delle aree verdi e degli impianti fognari. Da qui il duro botta e risposta tra i due enti: «Pur non avendo mai avuto dubbi sulla bontà della ricognizione delle strutture tecniche ed amministrative di Aterp Calabria in ordine alla competenza del Comune di Catanzaro sulla gestione complessiva delle aree esterne dei complessi di edilizia residenziale pubblica in Viale Isonzo, avevamo manifestato piena disponibilità al Comune di Catanzaro per una verifica congiunta e preliminare, per come sta avvenendo positivamente per altre pratiche di comune interesse, per meglio approfondire ogni aspetto che potesse risultare di difficile interpretazione», scrive il commissario strardinario di Aterp, Ambrogio Mascherpa in risposta all’ultima missiva inoltrata da Palazzo De Nobili.

 

La lettera del sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, si legge nella nota, «al contrario e senza alcuna preventiva verifica con i nostri tecnici, aveva individuato Aterp Calabria quale soggetto responsabile della gestione di tutte le aree esterne di Viale Isonzo; la nostra immediata verifica ha fatto rilevare un errore grossolano, sicuramente incolpevole, di valutazione da parte delle strutture tecniche ed amministrative del Comune di Catanzaro perché le aree di Viale Isonzo non sono quelle riportate nella lettera che riguardano, invece, ben altre aree della città. Possiamo serenamente riconfermare che competenza sulla gestione della rete stradale, parcheggi, spazi comuni, aree a verde ricade sul Comune mentre resta, come ovvio, di nostra esclusiva responsabilità la gestione dei fabbricati".

 

«La nostra generosa disponibilità, peraltro, è anche nell’aver fornito all’amministrazione comunale - continua ancora Mascherpa - apposita documentazione, nonostante l’intesa del 27 dicembre conferiva tale incombenza ad entrambe le strutture tecniche delle due amministrazioni, con l’individuazione delle opere da realizzare nelle aree esterne e le cifre necessarie su tutta l’area di viale Isonzo, per consentire al sindaco di Catanzaro di chiedere il finanziamento delle somme occorrenti per tali opere con il nostro pieno sostegno ed anche disponibilità a concorrere anche alla realizzazione delle opere se ritenuta utile. Occorre sottolineare, in via generale ed una volta per tutte ed al di fuori dalla specificità attuale di Viale Isonzo, che, nel corso degli anni si è ingenerato l’equivoco, alimentato anche strumentalmente, di considerare tutti gli enti che hanno gestito il patrimonio di edilizia residenziale pubblica, come i responsabili esclusivi di quanto di negativo riguardasse gli insediamenti “popolari” senza  verificare le responsabilità vere e reali che, assai spesso ed ancor prima delle norme chiarissime in materia, sono attribuibili finanche dal senso comune».

 

«È necessario recuperare, per come auspicato nell’incontro del 27 dicembre, presto e bene, una permanente attività di concertazione tra le strutture del Comune di Catanzaro ed Aterp Calabria perché incombono su entrambi le amministrazioni scadenze ed incombenze, determinate anche, ma non solo, dalle nuove norme introdotte dalla legge n. 132/2018, ed anche la prosecuzione della assai positiva comune collaborazione per l’attuazione del Protocollo per la prevenzione ed il contrasto delle occupazioni abusive negli insediamenti di edilizia residenziale pubblica che ha consentito, con l’apporto straordinario delle Forze dell’Ordine e della Prefettura di Catanzaro, di avviare virtuose azioni di “recupero” e riqualificazione in aree difficili e marginalizzate della città a cominciare da viale Isonzo».

 

l.c.