VIDEO | L'idea è nata in occasione del World Clean Up Day, un evento celebrato ogni anno il 15 settembre che ha come obiettivo liberare il mondo dai rifiuti
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Un gruppo di cittadini vibonesi, volontari dell’associazione Retake onlus, impegnata nella lotta contro il degrado e la valorizzazione dei beni comuni, si è armato di guanti e palette per un’azione di pulizia straordinaria del cimitero di Vibo Valentia e dell’area circostante.
World clean up day
L’idea è nata in occasione del World clean up day, un evento, celebrato ogni anno il 15 settembre, che ha come obiettivo liberare il mondo dai rifiuti. Sono 150 i paesi del mondo che abbracciano il progetto, nato in Estonia nel 2008, quando 50.000 persone si sono riunite per ripulire l’intero Paese in sole 5 ore. Questa azione civica fu effettuata da gruppi di volontari che hanno fatto risparmiare al governo milioni di euro. L’organizzazione definì l’azione “Let’s do it” (“Facciamolo”) un imperativo che descrive perfettamente la logica e l’ethos del movimento. È il primo anno che l’Italia partecipa al progetto e la comunità vibonese lo ha accolto a cuore e braccia aperte. Il gruppo di 20 ecologisti, formato da adulti e ragazzi, si è incontrato la mattina del 15 settembre nel piazzale antistante il cimitero e, stanco del degrado urbano della città, si è laboriosamente dedicata alla bonifica del territorio. La missione di Retake, attiva sul territorio vibonese si concretizza con interventi mirati di pulizia, di ripristino del decoro, di tinteggiatura, di giardinaggio.
Il responsabile dell’associazione, Francesco Buonanno, si dichiara soddisfatto dell’operato svolto dalla onlus: «Dopo il ripristino dell’area verde della biblioteca comunale di Vibo e la caletta di "Timpa janca" di Vibo Marina, stiamo ripulendo dai tanti rifiuti il cimitero di Vibo. Ma non ci fermiamo qui, la nostra associazione si incontra 2 volte al mese, e già siamo carichi per la prossima missione». L’appello di Buonanno e quello di partecipare numerosi alle iniziative di Retake, perché «ogni cittadino ha il diritto vivere in una citta in cui regni legalità, il rispetto delle regole, il senso di comunità. Tutti dovrebbero attivamente dedicarsi al recupero degli spazi e dei beni pubblici». Un’occasione per riflettere e parlare apertamente delle problematiche ambientali. Accorato è stato l’appello di un volontario stanco della situazione di degrado urbano: «Noi oggi stiamo lanciando un forte segnale poiché è giunta l’ora che i nostri governanti, che hanno il dovere di curare la città, si sveglino e intervengano. Siamo esausti per questa situazione!».
Paula Scalamogna