Idee più chiare e rapporti più distesi tra Sorical e Comune di Cosenza dopo la seduta di Commissione controllo e garanzia, presieduta dal consigliere comunale Giovanni Cipparrone, per discutere dell'emergenza idrica in città e dei disagi sofferti dalla cittadinanza nelle ultime settimane. Alla seduta di commissione hanno preso parte, per l'Amministrazione comunale, l'Assessore alla riqualificazione urbana Francesco Caruso e, in rappresentanza della Società Risorse Idriche calabresi, gli ingegneri Sergio De Marco, direttore dell'area operativa, e Serena Collorafi.

Erogazione verso la normalità

Dopo la riunione dello scorso 19 novembre davanti al viceprefetto è ripresa la collaborazione tra Sorical e Palazzo dei Bruzi e si è trovato il modo, attraverso delle manovre concertate con i tecnici del comunali, di alleviare notevolmente i disagi dei cittadini. L’ingegner De Marco di Sorical ha spiegato come la sinergia abbia consentito di utilizzare al meglio le grandi capacità di acqua offerte dal serbatoio di Cozzo Muoio e trasferirla negli altri serbatoi comunali in determinati orari della sera e del giorno «tenendo in carico - – ha detto - l'anello primario del centro della città per il maggior numero di ore possibile. Invece di dare poca acqua per tanto tempo nell'arco delle 24 ore – ha aggiunto ancora De Marco - si concentra l'immissione di acqua in un minor numero di ore e questo rende l'erogazione più coerente con i serbatoi privati che sono presenti in tutti i condomini.

Calo delle sorgenti inferiore al 2017

L’assessore Francesco Caruso ha tenuto a puntualizzare alcuni aspetti: da un lato la crisi idrica di quest'ultimo periodo, dall'altro il sistema di distribuzione idrica con le sue problematiche di dispersione. «Quest'anno si è registrato un calo del 14%, mentre nel 2017 era stato del 28% – ha precisato - E nel 2017 non siamo andati in alcun modo in sofferenza» indicando nella discontinuità e nella variabilità dell'afflusso d'acqua ai serbatoi del Merone da parte di Sorical l’episodio che ha generato l'emergenza idrica, causando un disequilibrio del sistema. «A soffrirne di più è stato il centro città – ha detto ancora - che si approvvigiona direttamente dal Merone, ma anche le periferie hanno patito disagi non da poco». Caruso ha poi ricordato il progetto di distrettualizzazione della rete che, dopo una fase di studi, la Regione Calabria dovrebbe far entrare nella sua fase operativa con una serie di interventi che dovrebbero concludersi entro l'estate del 2019 per un investimento complessivo di 6 milioni di euro».

Nove milioni di euro di debiti

Nel corso della seduta poi, è emerso che tra il Comune di Cosenza e Sorical è pendente un contenzioso in diverse sedi giudiziarie e che il debito di Palazzo dei Bruzi nei confronti della società è di circa 9 milioni di euro. «Il contenzioso – ha ribadito l'assessore Caruso – trae origine da alcune contestazioni operate dal Comune nel merito della fatturazione Sorical. Tale vicenda – ha specificato Caruso - non è connessa in alcun modo alla riduzione del servizio». L’assessore ha poi voluto focalizzare l'attenzione su un'altra questione, quella della dotazione idrica della città di Cosenza. «Dai calcoli sui consumi e dalle valutazioni di stima effettuate, comparate anche con altre regioni d'Italia, possiamo ben dire che il fabbisogno di riferimento del Comune di Cosenza oggi è sottostimato. Possiamo considerare attendibile un fabbisogno giornaliero unitario minimo di 385 litri per abitante al giorno. In alcune città della Lombardia, comprese tra 50 mila e 100 mila abitanti, la dotazione idrica è di 450 litri al giorno per abitante. Il volume idrico complessivamente immesso nella nostra rete nel 2017 è stato di 14 milioni di metri cubi cui corrisponde una portata media di 446 litri al secondo e una dotazione giornaliera ai serbatoi di 417 litri per abitante al giorno, il che comporta una dispersione notevolmente inferiore alla media delle città italiane. Abbiamo – ha concluso ancora l'Assessore Caruso – efficientato il 15% delle reti idriche ed eseguito interventi di riparazione e sostituzione. L'intervento che ha messo in campo la Regione Calabria, più complessivo e sistemico, potrà apportare notevoli benefici alla rete idrica cosentina. Lo stato della nostra rete, pertanto, non può essere considerato quello di una rete colabrodo, pur con tutte le dispersioni presenti».