Un albero di carta, invece di uno naturale, per lanciare un messaggio forte di provocazione e di denuncia contro l’inciviltà purtroppo diffusa in una grande città che, ahinoi, non riesce a rispettare come si dovrebbe, il verde e gli spazzi pubblici, che sono di tutti, soprattutto dei nostri figli. 

È con questa iniziativa di protesta colorata, pacifica, creativa e sorridente che, in occasione della Giornata Internazionale dell’Albero (21 novembre), le bambine ed in bambini del Polo dell’Infanzia accreditato Magnolia (Scuola Materna e Asilo Nido) di Corigliano – Rossano, nei giorni scorsi hanno piantato, si fa per dire, il loro lavoretto in cartone a forma di albero nel bel mezzo dell’aiuola che quella comunità scolastica ha ufficialmente adottato ormai da anni e che però viene sistematicamente offesa, deturpata, derubata delle sue piante, violentata nella sua bellezza e pulizia, resa impraticabile per tutti.

A darne notizia è la dottoressa Teresa Pio Renzo, direttrice della struttura sottolineando che «i destinatari principali del messaggio, della provocazione e dell’appello al rispetto dell’ambiente ed alla tutela quotidiana e personale del decoro pubblico sono gli adulti; gli stessi che – scandisce – pretendono il massimo da tutte le agenzie educative per i loro figli».

«Col sorriso e con parole semplici – continua – abbiamo voluto trasmettere indirettamente un messaggio anche ai piccoli attori protagonisti della nostra scuola, che ricordavano di essere stati accompagnati più volte nella loro bella aiuola a piantare ed innaffiare per davvero fiori e arbusti naturali e che da oggi ricorderanno di aver realizzato e posato su quel pezzo di terra, stranamente, un albero finto, simbolo di ciò che non va»!

«Ma come si può pretendere contenuti di rispetto, legalità e atteggiamenti civili da quanti sono preposti all’insegnamento ed alla cura dei più piccoli e delle nuove generazioni se poi – si chiede la direttrice che continua a denunciare atti di vandalismo a tutte le autorità preposte – si è di fatto costretti a subire continuamente furti di piante messe a dimora dai bambini di un asilo o a non poter frequentare liberamente pochissimi metri quadrati di verde adottati per amore, a causa di rifiuti e deiezioni selvagge di cani domestici portati proprio lì a guinzaglio?»

«Anche con questa esperienza diretta tra le diverse previste nel nostro Piano Triennale dell'Offerta Formativa (PTOF) – va avanti la Renzo– ci sforziamo di condividere, come condizioni e contenuti insostituibili di ogni impegno pedagogico e di cittadinanza, valori e sentimenti di responsabilità, solidarietà, amore autentico per l’ambiente partecipazione attiva alla costruzione e difesa della bellezza della natura e delle nostre città. Il nostro augurio – conclude la Renzo – è duplice: che i più piccoli possano trasferire, ai loro genitori ed agli adulti in generale, la loro simpatica amarezza per non aver potuto piantare un albero vero; e che noi possiamo continuare ad investire risorse per abbellire e rendere ancora più accogliente per tutti quell’aiuola cui teniamo tanto».