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«Oggi il Consiglio regionale ha portato a compimento il lavoro condotto dalla quarta Commissione su un tema delicato e attuale, strettamente connesso con il dissesto idrogeologico del territorio. Quanto è accaduto fino ai giorni scorsi in Calabria, riproponendo uno scenario catastrofico ripetutosi più volte negli anni, dimostra come sia fondamentale aver cura dei corsi d'acqua in una regione a rischio come la nostra». Lo afferma il presidente del Consiglio regionale, Nicola Irto, dopo l'approvazione della modifica alla legge urbanistica regionale che introduce il nuovo strumento di governance fluviale. Il provvedimento è stato scritto e firmato proprio da Irto, che fino allo scorso mese di luglio era presidente della IV commissione “Assetto e utilizzazione del territorio e protezione dell'ambiente”.
«Contiamo sul nostro territorio oltre 200 corsi d'acqua: il Contratto, previsto dalla normativa europea, favorirà l'adozione di misure integrate di governo del territorio e nasce dalla volontà di contemperare tutti i diritti e interessi legittimi che ricadono nella gestione di questi alvei. Faremo sedere attorno a un tavolo le amministrazioni pubbliche interessate alla gestione, gli imprenditori, gli artigiani, gli agricoltori, gli enti che si occupano di tutela di aree ad interesse archeologico e naturalistico: tutti questi attori dovranno contribuire a disegnare una gestione responsabile, sostenibile e condivisa dei fiumi, mettendo a sistema gli interessi sani e puntando alla riqualificazione dei corsi d'acqua. Con l'approvazione della legge la sfida è soltanto iniziata e richiede un impegno certosino e di lungo periodo. Troppe vite sono state sconvolte o spezzate dall'incuria e dalla sottovalutazione dell'importanza dei nostri fiumi e dalla pericolosità di una gestione inadeguata. Adesso sarà fondamentale avviare la fase di concertazione con gli stakeholder – conclude il presidente Irto – e varare il regolamento attuativo che avvierà la concreta operatività di questi accordi di programmazione negoziata».