VIDEO | Il manager opera nel settore delle energie rinnovabili e chiede celerità affinchè non si perda l'occasione di investire e realizzare l'autonomia dalle fonti fossili che determinano il caro bolletta
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«Tavoli tecnici per varare le comunità energetiche se ne vedono veramente pochi in Calabria, molto è lasciato all’impegno dei singoli e regna la frammentarietà». Parla da un osservatorio doppiamente privilegiato Germano Ventura, imprenditore nel settore delle energie rinnovabili e responsabile provinciale del dipartimento Ambiente di Fratelli d’Italia. La sua, mentre sfoglia i giornali che continuano a dar conto di un caro bolletta spaventoso, è una sollecitazione affinché effettivamente il varo di questi organismi collaborativi possa trovare impulso, dopo la previsione di legge che risale al 2019.
«Eppure – argomenta il manager della Ely Italia – proprio la guerra in corso ha reso quanto mai fondamentale risparmiare sul costo dell’energia, liberarsi il più possibile dalle fonti fossili e dare ai cittadini nuove occasioni per investire e rendere aziende e abitazioni autonome, anzi moltiplicatori di energia da rivendere».
Ventura, che parla dall’ufficio nella zona industriale che sovrasta il porto di Gioia Tauro, difende la legge - «è chiara», dice – ma vuol sensibilizzare gli enti locali sulla promozione di «questa forma di collaborazione, da ottenere attraverso tavoli tecnici e contratti, fra Comuni, istituzioni locali, cittadini e aziende che creano per il contesto locale delle infrastrutture energetiche autonome». L’imprenditore, le cui commesse si stanno allargando ad altre zone d’Europa e Africa grazie al fotovoltaico, nella sua veste politica si dice certo che «il nuovo governo renderà ancora più vantaggioso l’approvvigionamento da fonti rinnovabili, procedendo a quel disallineamento del prezzo dell’energia dal prezzo del gas». In ambito locale, la freddezza che ancora si nota nella Piana reggina non lascia dubbi a Ventura.
«I Comuni – conclude – sono anche loro vittima del caro bolletta e proprio per questo devono avviare una stagione di collaborazione e pianificazione per rendere prima possibile autonomi se stessi, gli edifici che gestiscono e i cittadini che amministrano, contribuendo a quella rivoluzione verde che è ormai diventata questione irrinunciabile».