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“Quest'anno avremo modo di vedere i nostri paesaggi biondeggiare e l'immagine di campi di grano che ondeggiano al vento per arrivare a giugno a mietere il grano biondo con il cuore giocondo". Lo dice a suon di rima, il presidente di Coldiretti Calabria, Pietro Molinaro, ben intenzionato a far risuonare al meglio il dato rilevato.
Grano al 100% italiano nella pasta
“Noti marchi garantiscono l'origine italiana al 100% del grano impiegato per la pasta, senza dimenticare alcune linee della grande distribuzione. Una certificazione che trova spazio anche nei pastifici calabresi sparsi un po' dovunque. Con l'etichetta insomma arriva un giusto riconoscimento del lavoro degli agricoltori, ma anche la valorizzazione del territorio", afferma il presidente Molinaro.
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In Calabria aumentano le semine del grano
Una buona notizia per la nostra regione che gode anche di un'altra informazione importante: “l’aumento delle semine, in particolare di grano antico, di circa il 25%”. L’antico proverbio: “chi semina buon grano, ha poi buon pane” ritorna così in auge e attira soprattutto “i giovani calabresi che ne sono sempre più convinti”. Questo è un dato “importante che non può che rafforzare l’immagine della terra di Calabria", già nota per il cibo buono e di qualità che viene ben calibrato sulla nostre tavole, grazie al tocco della dieta Mediterranea.
Niente glisofato sul grano in preraccolta
Se è vero che siamo quello che mangiamo, la salute non può non beneficiarne. “ In Italia”, precisa ancora Molinaro, “e' vietato l'utilizzo del glifosato sul grano in preraccolta, a differenza di quanto avviene per quello straniero proveniente da Usa e Canada”.
Oltreoceano ne viene fatto un uso intensivo nella fase di pre-raccolta per seccare e garantire artificialmente un livello proteico elevato.
Rosaria Giovannone