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Con la scelta fatta dalla Regione Calabria di eliminare dal disciplinare di produzione integrata la molecola del glifosato, potenzialmente cancerogena, l'ortofrutta calabrese recupera competitività, redditività e riscontra il favore dei cittadini – consumatori e della GdO per via della accresciuta salubrità delle produzioni e la notevole biodiversità presente nei vari territori calabresi. Lo rende noto la Coldiretti calabrese. Una opzione vincente che porta valore aggiunto e che, dopo le zucchine, le fragole e le cipolle, vede anche i finocchi del crotonese etichettati "Glifosate Zero".
L'azienda Vetere ha colto questa straordinaria opportunità valorizzando oltre 100 ettari di finocchi prodotti e confezionati ad Isola Capo Rizzuto, in provincia di Crotone, rigorosamente etichettati con il marchio di origine "Io sono 100% calabrese" sempre di più utilizzato per distinguere i nostri prodotti ortofrutticoli di stagione. «Tale impostazione – sottolinea il presidente di Coldiretti Calabria, Pietro Molinaro – in linea con le richieste del mercato, è stata subito utilizzata dall’OP Agrinsieme di Aprilia (LT) che associa importati aziende calabresi un sicuro valore aggiunto che dalla produzione alla lavorazione rimane sul territorio e favorisce il lavoro diventando un ottimo esempio di integrazione in un territorio con una presenza significativa di persone extracomunitarie».