VIDEO | Alla base del provvedimento del Noe dei carabinieri inadempienze di natura amministrativa. Si attende l'eventuale convalida da parte dell'autorità giudiziaria
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Impianto fermo ma solo per il trattamento della frazione organica. Il nucleo operativo ecologico dei carabinieri di Catanzaro ha posto sotto sequestro l'intera linea nell'impianto dei rifiuti di Catanzaro. Una struttura mobile che era stata allestita lo scorso anno e autorizzata con l'ordinanza emanata nel luglio del 2019 dall'ex governatore della Calabria, Mario Oliverio. Prorogata nel corso dei mesi con identici provvedimenti ma dalla Provincia di Catanzaro. Tre successive ordinanze, le ultime due però prive del parere di Arpacal, agenzia per la tutela dell'ambiente.
Al termine di una lunga istruttoria tra gli enti, sono infine scattati i sigilli nell'impianto catanzarese per una presunta inadempienza di natura amministrativa. La linea mobile era stata allestita per superare le carenze infrastrutturali e rendere l'ambito territoriale indipendente nel trattamento della frazione organica. Una misura predisposta con l'obiettivo di evitare di farsi travolgere dall'emergenza che da anni dura nel settore dei rifiuti.
Impianto fermo e stop nella raccolta della frazione organica in città. Allo stato nessuno è stato iscritto nel registro degli indagati ma si attende una eventuale convalida del sequestro da parte dell'autorità giudiziaria.