Dopo la convulsa fase elettorale, fin dall'entrata in carica del nuovo sindaco di Catanzaro e soprattutto della sua Giunta, sono riprese le consuete schermaglie politiche. Critiche e giudizi sferzanti, diffusi a mezzo stampa o sugli immancabili social, sono già stati più volte espressi nei confronti della squadra fioritiana, addirittura prim'ancora che sullo stesso leader, dall'ala meno dialogante dell'ormai fu Rinascita (la coalizione pro Valerio Donato alle scorse Amministrative) con Forza Italia e Fratelli d'Italia in testa. Ma anche, novità del weekend, con un paio di consiglieri mancusiani (cioè vicini al presidente del consiglio regionale e maggiorente leghista, Filippo Mancuso) ormai consapevoli di avere la strada sbarrata per la presidenza del civico consesso.

Che in un modo o nell'altro dovrebbe esser "preda" di un membro del cerchio magico di Nicola Fiorita: Gianmichele Bosco, in pole, o una figura alternativa, semmai dovesse servire il ricorso al piano B, nella persona di Daniela Palaia. E quindi giù, da varie parti, contestazioni e appunti, anche severi, per la gestione della Sicurezza cittadina o la cura del decoro urbano. Prese di posizione che fanno come premesso parte dei soliti rapporti conflittuali fra maggioranza e opposizione un po' in ogni consesso pubblico elettivo. Che tuttavia dovrebbero tener conto di un aspetto fondamentale: la mancanza di senso civico, anzi l'inciviltà, di una larga fetta di catanzaresi nella fattispecie. E si badi, lo si afferma senza voler generalizzare.

Ma quanto accade ad esempio nella pineta di Siano, grande e prezioso polmone verde situato nella zona Nordest del capoluogo (per giunta in "bella mostra" a ridosso della strada principale, quindi non in qualche area nascosta del parco limitrofo), è uno sconcio indicibile in virtù dei chili di immondizia, non solo contenuti nei sacchetti abbandonati ma anche sotto forma di rifiuti di qualsiasi genere disseminati nei pressi delle sterpaglie. Fatto che accresce il rischio di rilascio di sostanze inquinanti o tossiche in caso di incendio. Un pericolo in estate assai concreto, quest’ultimo. La riprova nel devastante rogo che circa un anno fa (la prima metà di agosto) divampò proprio nei luoghi, adesso sede della discarica a… cielo aperto. Basti pensare al water sistemato al bordo della carreggiata.

Un emblema della mancanza di senso del limite di simili individui (lordoni!). I quali buttano tutto per le vie della città senza alcun scrupolo o ritegno, persino a due passi dai giochi per i bimbi (scivolo, altalena e cavalluccio con le molle), che appunto dodici mesi fa a Siano furono avvolti dalle fiamme con il successivo intervento di associazioni private e volontari determinanti per il loro ripristino.

Ecco il motivo per cui la “tolleranza zero”, annunciata sabato dall'assessore al ramo Aldo Casalinuovo (mostratosi molto attivo sul versante della tutela e conservazione di certi posti particolarmente esposti sotto il profilo del degrado originato da comportamenti incivili), attuata mediante l'impiego di foto-trappole (telecamere di sorveglianza fondamentali per "beccare" e sanzionare i furbetti dell'immondizia) dovrebbe partire proprio dalla pineta. "Violentata" e quasi incenerita per buona parte 12 mesi fa dalla furia del fuoco, ma oltraggiata ogni giorno da gente con poca dignità e ancor meno rispetto del bene comune e di un’incantevole risorsa paesaggistica e ambientale.