Passa la linea del Comune che aveva revocato l'aggiudicazione provvisoria dell'appalto per via dei dissidi insorti tra le aziende componenti l'associazione temporanea d'impresa
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È stato rigettato il duplice ricorso promosso dalle ditte che compongono l'associazione temporanea d'impresa aggiudicataria, in via provvisoria, dell'appalto per la costruzione del nuovo depuratore a Catanzaro. Alla base della sentenza la prima sezione del Tribunale amministrativo regionale, ha posto infatti la forte conflittualità insorta tra le cinque ditte, dopo il primo contenzioso che la capofila, la Compunet, aveva avviato nei confronti del Comune per ottenere il servizio di bollettazione. Una circostanza che aveva determinato una frattura nella compagine societaria e che aveva infine indotto l'amministrazione a revocare l'aggiudicazione provvisoria dell'appalto all'associazione temporanea d'impresa.
Per avversare questa decisione, le cinque ditte separatemente avevano quindi impugnato al Tar il provvedimento dirigenziale per ottenere l'annullamento. Un primo ricorso era stato proposto dalla capofila, la Compunet, e un secondo era stato depositato dalla Cisaf, dalla Rogu Costruzioni, dalla Scutieri Costruzioni, dalla Concolino Costruzioni e da Sandro Greco, interessate a realizzare l'opera. Ma i giudici amministrativi hanno ritenuto che "la forte conflittualità, testimoniata anche dal fatto che capogruppo e mandanti abbiano agito separatamente in giudizio, articolando motivi di ricorso in parte non coincidenti, è sufficiente a sconsigliare la prosecuzione della gara e l’affidamento dell’appalto".