22 depuratori su 17 presentano non conformità che sono state comunicate alle autorità competente. È l’esito del controllo effettuato da Arpacal d’accordo con la Provincia di Catanzaro e da cui sono emerse enormi criticità nel sistema di depurazione Catanzarese. L’agenzia ambientale calabrese ha trasmesso nei giorni scorsi al servizio prevenzione ambientale della Provincia di Catanzaro la relazione finale sulle attività svolte sui depuratori per l’ente intermedio catanzarese nel biennio 2015-2016 in base ad una convenzione siglata nell’aprile del 2015.

 

Ebbene, all’esito dei controlli è risultato che sia il depuratore di Catanzaro che quello di Lamezia Terme presentano delle difformità nel trattamento delle acque reflue. Tra i depuratori che presentano gravi criticità sotto il profilo dell’efficienza vi è quello di Guardavalle, di Catanzaro, di Nocera Terinese, di Cropani, di Santa Caterina sullo Ionio, di Botricello, di Isca sullo Ionio, di Sellia Marina, di Andali, di Petronà, di San Vito sullo Ionio, di Settingiano, di Squillace, di Lamezia Terme, di Soverato, di Simeri, di Santa Caterina e di Montauro. Sono risultati conformi invece quelli di Miglierina, Sellia, Palermiti, Centrache e Tiriolo.

 

l.c.