L'impianto di Corigliano Rossano non accetta più gli scarti dai Comuni. Il dipartimento Tutela dell'ambiente si muove contro l'Ambito territoriale e la società che gestisce il sito: «È interruzione di pubblico servizio»
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È ancora emergenza rifiuti nell’Ato Cosenza. Oggi sono stati avviati i conferimenti fuori regione e nelle discariche di Crotone e di Lamezia Terme. L’impianto di Bucita, invece, non accetta i rifiuti dai Comuni e parte così la diffida della Regione Calabria all’Ato e alla società Ekrò scarl che gestisce il sito.
A scrivere è il dirigente generale del dipartimento Tutela dell’ambiente Gianfranco Comito, venuto a conoscenza nella mattinata di oggi che l’impianto di trattamento di Corigliano-Rossano ha interrotto l’accettazione dei rifiuti da parte dei Comuni per mancanza di conferimenti degli scarti di lavorazione prodotti dall’impianto.
«Posto che la Regione Calabria – ricorda Comito – ha messo a disposizione dell’Ato Cosenza volumi di smaltimento per 650 tonnellate al giorno già dal 14 luglio scorso, non si comprende tale determinazione». Nella missiva del dipartimento regionale si chiede, pertanto, di conoscere le motivazioni di quanto accaduto e si diffidano l’Ato e la società Ekrò scarl ad attivarsi immediatamente per mettere in atto quanto necessario per riprendere sin da subito i conferimenti presso l’impianto di Corigliano-Rossano. «Si ribadisce – termina la missiva – che l’inosservanza o il ritardo nell’adempimento costituiscono interruzione di pubblico servizio».