A stagione estiva inoltrata la Cittadella ammette che il sistema fa acqua: 'La capacità impiantistica attuale non è in grado di coprire l’inevitabile surplus estivo'
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L'intenzione era quella di porre un freno alla continua emanazione di deroghe ma ad ormai estate inoltrata è arrivata una nuova ordinanza contingibile e urgente, vergata proprio oggi dal presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio. Un'implicita ammissione che nel comparto del trattamento e dello smaltimento dell'immondizia, evidentemente, non tutto procede per il verso giusto. E così il governatore ha dovuto nuovamente firmare un'ordinanza che contiene speciali deroghe alle norme vigenti. Le disposizioni riguardano, in particolare, tutto il ciclo dei rifiuti: dalla frazione indifferenziata a quella organica. La Cittadella ha, infatti, autorizzato "gli impianti pubblici e quelli privati ad aumentare per il periodo dal 9 luglio al 30 settembre la loro capacità di trattamento e di ricezione di una percentuale di rifiuti indifferenziati fino al 50% del valore autorizzato". Ulteriori disposizioni sono state previste per il trattamento dell'umido. In tal caso, i siti regionali potranno accettare "nel periodo compreso dal 9 luglio al 31 dicembre fino al 50% in più della loro capacità nominale di trattamento autorizzato".
Nelle dodici pagine di cui si compone il provvedimento, la Regione lo dichiara a chiare lettere: "Nelle more della completa attuazione del piano regionale dei rifiuti, la capacità impiantistica attuale è in grado di coprire la domanda di trattamento complessivo - tal quale e organico da rifiuti differenziato - per tutto il periodo invernale ma non è nelle condizioni di sopperire all’inevitabile surplus estivo". Si è, pertanto, ritenuto necessario ed urgente per l’arrivo della stagione estiva, e specialmente nel periodo da luglio a settembre, individuare soluzioni per tamponare il surplus di produzione sia del rifiuto urbano indifferenziato, che di quello umido, indispensabili per assicurare l’equilibrio del sistema.
La Regione autorizza gli impianti pubblici e privati di trattamento del rifiuto tal quale a prevedere la possibilità che, se tecnicamente idonei ed in presenza di tutti i presidi ambientali utili all’abbattimento delle possibili ripercussioni sulla salute e sull’ambiente, quindi se operativamente idonei, ad accettare fino al 50% in più di rifiuto in ingresso. Ugualmente per gli impianti pubblici e privati di trattamento della F.O.R.D. (frazione organica da raccolta differenziata)che dovranno accettare fino al 50% in più di organico.
Luana Costa