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Passata la grande paura per il rogo nei terreni dell’ex Legnochimica di Rende, si vuole a tutti i costi evitare una nuova emergenza come quella che ha reso bollente, è il caso di dirlo, lo scorso fine settimana. Per questo, dopo il vertice tecnico coordinato dal prefetto Tomao, il sindaco di Rende Marcello Manna, si è attivato per avviare entro breve tempo, la bonifica delle vasche di decantazione dello stabilimento situato nel parco industriale.
L’intervento dovrà articolarsi in due fasi. Nell’immediato occorre riempire di terra e argilla l’area a rischio incendio, per scongiurare qualsiasi rischio di combustione del materiale organico infiammabile presente nella zona. Nel frattempo però è necessario avviare il processo di risanamento definitivo. Servono centomila euro per redigere il progetto preliminare.
L’università della Calabria farà la propria parte mettendo a disposizione gratuitamente i propri laboratori e le prestazioni dei docenti. Manna nel frattempo ha chiesto alla procura di Cosenza, titolare delle indagini sui presunti reati ambientali commessi durante la dismissione dello stabilimento, di procedere al dissequestro dei terreni.
Il sindaco, inoltre, incontrerà a breve il ministro dell’ambiente Galletti, di ritorno da una missione istituzionale in Cina. Grande assente, per adesso, la curatela fallimentare della Legnochimica, anche se il prefetto su questo punto è stato chiaro: «Dovrà rimborsare le somme pubbliche impiegate per mettere in sicurezza l’area».
Salvatore Bruno