Le due associazioni hanno presentato motivi aggiuntivi al ricorso presentato al Tar per chiedere lo stop al provvedimento di Errigo: «Contrasta con le indicazioni ministeriali e pone a rischio la salute»
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Wwf Italia, Arci Crotone e Wwf Crotone annunciano un'importante iniziativa legale davanti al Tribunale amministrativo regionale per la Calabria in merito alla bonifica del sito di interesse nazionale di Crotone-Cassano e Cerchiara. Le due associazioni ambientaliste, rappresentate dall'avvocato Angelo Calzone, hanno presentato motivi aggiuntivi al ricorso n. 1630/2024, chiedendo l'annullamento e la sospensione dell'ordinanza n. 1 del 2025 emessa dal commissario straordinario.
«Il ricorso – si legge in una nota a firma di Paolo Asteriti (presidente Wwf Crotone) e Filippo Sestito (presidente Arci Crotone) – si basa su una serie di gravi irregolarità e violazioni di legge riguardanti la gestione dei rifiuti pericolosi nel contesto della bonifica del sito contaminato. In particolare, il verbale della conferenza di servizi tenutasi il 28 gennaio 2025 ha evidenziato che non sussistono le condizioni attuali per conferire i rifiuti all’impianto Sovreco. Anzi, il direttore generale del Ministero dell’Ambiente ha sottolineato l’opportunità di sospendere temporaneamente la gestione dei rifiuti pericolosi, citando le diffide ricevute dagli enti competenti».
«Wwf Italia e Arci Crotone – prosegue la nota – denunciano come l’ordinanza commissariale contrasti con le indicazioni ministeriali e ponga a rischio la salute dei cittadini e l'ambiente della Calabria. Il commissario ha ordinato a Eni Rewind di avviare immediatamente i lavori di bonifica, conferendo rifiuti pericolosi nella discarica di Sovreco, nonostante le evidenze di irregolarità e l'assenza di autorizzazioni necessarie».
«Le associazioni ambientaliste – si legge – chiedono pertanto che il Tribunale sospenda gli effetti dell'ordinanza gravata, ritenendo che l'azione intrapresa dal commissario non solo sia illegittima, ma anche potenzialmente dannosa per l’ambiente e la salute pubblica. Questa iniziativa legale si inserisce in un contesto più ampio di mobilitazione per la salvaguardia del territorio, già fortemente compromesso da inquinamento e degrado ambientale».
«È fondamentale che le istituzioni rispettino le normative vigenti e le prescrizioni ambientali per tutelare la salute dei cittadini e il nostro patrimonio naturale», affermano i rappresentanti di Wwf Italia e Arci Crotone. «Non possiamo permettere che la gestione dei rifiuti avvenga senza le dovute precauzioni e senza un piano di bonifica efficace e sostenibile».
«Le associazioni – conclude la nota – invitano i cittadini a rimanere vigili e a sostenere la causa per una Calabria più pulita e sana.