Sono 578 i punti che hanno acque eccellenti, 31 in buone condizioni, 22 hanno una qualità sufficiente, mentre altri 22 sono i punti interdetti alla balneazione perché le acque sono considerate di scarsa qualità - ECCO I DATI
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Dei circa 800 chilometri di costa calabrese, 578 punti hanno acque eccellenti, 31 in buone condizioni, 22 hanno una qualità sufficiente, mentre altri 22 sono i punti interdetti alla balneazione perché le acque sono considerate di scarsa qualità. I dati sono stati resi noti nel decreto dirigenziale del Dipartimento Ambiente e Territorio della Regione Calabria, il numero 7819 del 2019, con il quale sono stati individuate e classificate le acque marine destinate dalla balneazione per la stagione 2019 secondo determinati criteri stabiliti dalle normative nazionali.
Acque sufficienti, buone o eccellenti
Le acque sono classificate di "qualità sufficiente", "buona" o "eccellente", se i valori percentuali delle enumerazioni microbiologiche sono uguali o migliori rispetto ai valori corrispondenti alla “qualita? sufficiente” indicati nel decreto legislativo. E' fondamentale sottolineare come le classificazioni effettuate da Arpacal, l'agenzia regionale per la tutela dell'ambiente, si riferiscano rigidamente a singole zone.
Il caso più eclatante è certamente quello di Praia a Mare, le cui acque sono state inserite sia nell'elenco della qualità eccellente, sia nell'elenco della qualità scarsa. Queste ultime sono il motivo per cui attualmente risulta interdetto alla balneazione un tratto di spiaggia lungo circa 1,5 chilometri. Nel primo caso, cioè in riferimento alle acque eccellenti, i campionamenti dell'Arpacal elogiano le acque del "canale Marlane", di "Punta Fiuzzi" e "Camping Internazionale". Nel secondo caso, l'interdizione riguarda i punti "50 mt dx Canale Fiumarella", "50 mt sx Canale Fiumarella" e lo "Sbocco Sottomarlane". Lo stesso dicasi per le altre città calabresi interessate dall'interdizione balneare, come ad esempio Reggio Calabria, le cui acque risultano iscritte ad entrambi gli elenchi.
22 i punti critici
Sono solo 22 i punti critici delle acque calabresi destinate alla balneazione. Sono classificate di “qualita? scarsa” quando i valori percentuali delle enumerazioni microbiologiche sono peggiori rispetto ai valori corrispondenti alla “qualita? sufficiente” indicati nel decreto legislativo 116 del 2008. Si tratta, come già detto, di 3 punti a Praia a Mare, 8 a Reggio Calabria, 2 a Fuscaldo, a Paola e a Brancaleone, e un solo punto a San Lucido, Gioia Tauro, San Ferdinando e Nicotera.
Condizioni mutevoli
Ad ogni modo, l'attività di controllo dell'Arpacal continua in modo serrato, soprattutto in questi giorni, in cui le presenze turistiche sono aumentate vertiginosamente. Questa mattina l'ente a tutela dell'ambienta ha comunicato che a Corigliano Rossano sono stati rinvenuti ben 13 punti momentaneamente non conformi alla balneazione. In particolare, nel punto "100 m dx Coriglianeto", i valori dell'escherichia coli sono 16 volte superiori alla norma. Fissato dalla normativa un tetto di 500, le analisi di laboratorio hanno rivelato un valore di 8000.