VIDEO | Tra gli interventi anche le testimonianze di Antonino Pulitanò, quadro apicale delle Ferrovie in pensione, e del maresciallo dei carabinieri in pensione Nicolò Moschitta, che lavorò con il compianto capitano Natale De Grazia
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Ambiente e salute strettamente legati e interdipendenti. Un binomio che richiama anche un altro valore oggi fortemente a rischio che è la sicurezza nei luoghi di lavoro. Questi i temi al centro dell’iniziativa dell’organizzazione sindacale OrSA Ferrovie e l’associazione Ami Ambiente Mare Italia, svoltasi presso l’auditorium Don Orione di Sant’Antonio a Reggio Calabria.
Le testimonianze
«La mia storia è lunga e travagliata. Dopo oltre trentacinque anni di servizio nelle Ferrovie - ha raccontato Antonino Pulitanò, ex quadro delle Ferrovie in quiescenza - sono stato licenziato per avere denunciato nel 2015 la presenza di amianto nei capannoni di via Mercalli. Amianto che fa ammalare le persone fino a causarne la morte. Mio fratello Saverio è andato incontro a questo tragico destino».
«Ritengo che convegni come questo siano occasioni preziose di confronto e condivisione di esperienze, compresa la mia al fianco del compianto collega Natale De Grazia, investigatore di grande preparazione e competenza. Una morte che avrebbe meritato indagini approfondite che dessero alla famiglia risposte chiare su quanto accaduto quella sera». Così il maresciallo dei carabinieri in pensione Nicolò Moschitta.
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