VIDEO | Surreale mattinata negli uffici dell'azienda sanitaria, dopo l'allarme per una cassetta di eternit a cui aveva dato voce il nostro network: tempi lunghi oltre che per lo smaltimento anche per una comunicazione dell'Asp
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L’Asp di Vibo Valentia rispedisce al mittente le accuse per il ritardato smaltimento, nella scuola Primaria di Longobardi, di una cassetta contenente amianto, e a questo punto di infittisce il mistero sulla mancata rimozione – dopo 5 mesi - del rifiuto speciale.
A 24 ore dalla scoperta del rimpallo di colpe, negli uffici dell’azienda sanitaria la responsabile del procedimento dice che senza autorizzazione non rilascia interviste, ma da alcune affermazioni che fa si intuisce che non è andata affatto giù la critica che Serena Lo Schiavo – consigliera comunale della frazione vibonese – aveva mosso per il nulla osta che manca.
Siccome il commissario dell’Asp è assente, e siccome nessuno autorizza la funzionaria a dare chiarimenti – il direttore amministrativo Elisabetta Tripodi rimanda ad un futuro comunicato stampa ogni delucidazione – non conosciamo dunque la versione ufficiale ma sappiamo «che – a parere della dipendente del Settore Prevenzione che aveva istruito la pratica – Comune e scuola non si parlano, ma io già oggi posso autorizzare la ditta a intervenire».
Sarà, ma la cassetta è ancora lì e i genitori dei bambini che frequentano la scuola non sanno più a quale santo votarsi, per la rimozione di una tutto sommato piccola quantità di eternit.