Le sciagure causate dal maltempo negli ultimi mesi in Calabria hanno riacceso i riflettori su alcuni servizi di controllo e prevenzione che dovrebbero mitigare il rischio idrogeologico. Tra questi, rientra l’attività dei sorveglianti idraulici, circa 300 lavoratori di Calabria verde, l’azienda regionale che si occupa di forestazione e difesa del suolo, che però non producono i risultati attesi a casa della mancanza di mezzi e di un’organizzazione puntale del servizio.

 

È quanto sostiene anche il consigliere regionale Giuseppe Pedà (FI), che sollecita «la corretta utilizzazione delle risorse umane in forza al servizio di sorveglianza idrogeologica».
«Le vittime degli ultimi giorni - scrive Pedà - riaccendono un dolore che ci appartiene e che ha lacerato la Calabria. Nella consapevolezza che sino ad oggi si è parlato troppo e si è agito poco è ormai arrivato da tempo il momento di trovare soluzioni e di porre sui tavoli istituzionali fatti. La presenza dei sorveglianti idraulici su tutto il territorio calabrese deve essere garantita ed assicurata costantemente al fine di effettuare giornalmente sopralluoghi finalizzati a rilevare situazioni che potrebbero determinare pericolo incombente o potenziale a persone e cose, verificare lo stato di manutenzione degli alvei e le possibili cause di perturbazione o impedimento al regolare deflusso delle acque, identificando gli interventi più urgenti e comunicando tali dati ai digitalizzatori che si occupano dell’informatizzazione dei dati tecnici rilevati lungo i bacini idrografici».

 

Per l’esponete consiliare del centrodestra, «l’intera organizzazione del servizio è carente, e va completamente rivista garantendo adeguate turnazioni, soprattutto nei periodi stagionali più rischiosi per l’elevata probabilità di precipitazioni», senza contare che «il personale, già adeguatamente formato, deve essere messo nelle condizioni di poter operare in condizioni ottimali, ed utilizzato al meglio con piani di interventi concordati con gli amministratori locali, che meglio di ogni altro, conoscono i territori ed i rischi dei cittadini».

 

«Sono già intervenuto in Consiglio regionale - conclude - chiedendo l’adozione di misure atte a garantire, nell’ambito dei propri stanziamenti ordinari di bilancio, le coperture necessarie ad assicurare un servizio di sorveglianza e monitoraggio del reticolo idrografico regionale, con poteri di servizio di ‘piena e allerta’ nonché con poteri di polizia idraulica. Solleciterò interventi, quanto più possibile, urgenti a fronte dell’approssimarsi della stagione invernale e per garantire quantomeno la messa in sicurezza delle aree maggiormente colpite. Confido nelle professionalità operative nella struttura di Calabria Verde che sono una risorsa importante per la nostra regione e che possono essere utilizzate al meglio a tutela dell’incolumità dei cittadini».